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Guerra in Ucraina

Esercito ucraino avanza a Zaporizhzhia: “Sfondata la prima linea difensiva russa”

Un generale ucriano, in un’intervista all’Observer, ha parlato di importanti passai avanti fatti dall’esercito di Kiev.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'Ucraina ha fatto un passo avanti decisivo nella guerra contro la Russia. Lo ha dichiarato al britannico Observer un importante generale ucraino, Oleksandr Tarnavskiy, che lo scorso settembre è stato nominato comandante delle truppe che combattevano per liberare Kherson (due mesi dopo la città è stata liberata). Secondo il generale cui l'esercito di Kiev a Zaporizhzhia è riuscito ad avanzare, sfondando la prima linea difensiva della Russia.

Per il militare la Russia avrebbe dedicato 60% del suo tempo e delle sue risorse alla costruzione della prima linea difensiva, e solo il 20% sarebbe stato impiegati per la seconda e terza linea, perché Mosca non si aspettava che le forze ucraine riuscissero a passare, dopo aver attraversato un vasto campo minato.

"Ora siamo tra la prima e la seconda linea difensiva", ha detto all'Observer il generale. "Stiamo ora completando la distruzione delle unità nemiche che forniscono copertura per la ritirata delle truppe russe dietro la loro seconda linea difensiva".

La nuova disposizione delle truppe russe dimostrerebbe le difficoltà di Mosca, che sente la pressione, spostandole dalle linee del fronte all’interno dell’Ucraina occupata – a Ovest a Kherson a ovest e a Nord Est a Lyman – e anche dall’interno della Russia, "Il nemico sta ritirando le riserve ha detto non solo dall’Ucraina ma anche dalla Russia. Ma prima o poi i russi finiranno tutti i migliori soldati. Questo ci darà lo slancio per attaccare di più e più velocemente", ha detto Tarnavskiy. Si sperava in simili rapidi progressi nella controffensiva estiva, che punta verso il Mar d’Azov, tagliando fuori le truppe russe a Kherson e nella Crimea occupata dalle altre forze e tagliando le loro linee di rifornimento. La controffensiva invece è andata a rilento, con vittime in aumento ma fronti apparentemente statici, alimentando malcontento e critiche nelle capitali occidentali che avevano fornito armi e addestramento.

Ma Tarnavskiy non ha risposto a queste critiche, sottolineando piuttosto che bisogna giudicare a lavoro finito: "Quando abbiamo iniziato la controffensiva abbiamo dedicato più tempo del previsto allo sminamento dei territori", ha ammesso. "Purtroppo per noi l’evacuazione dei feriti è stata difficile. E questo ha complicato anche la nostra avanzata. Secondo me, i russi credevano che gli ucraini non sarebbero riusciti a superare questa linea di difesa. Si stavano preparando da più di un anno. Hanno fatto di tutto per assicurarsi che questa zona fosse preparata bene".

Le truppe russe erano sistemate in rifugi di cemento dietro trappole anticarro, al di là di un campo minato così pieno di esplosivi e così esposto che qualsiasi veicolo, di sminamento o d’assalto, che provava ad avvicinarsi all'area veniva pesantemente bombardato. Ma gli ucraini sono riuscito comunque a fare passi avanti: le forze di fanteria uscivano di notte per lo sminamento, per liberare faticosamente un corridoio, muovendosi metro dopo metro nell'oscurità.

Ora che il campo minato è stato sfondato, i russi hanno perso gran parte del loro vantaggio. "C'è una grande differenza tra la prima e la seconda linea di difesa", ha detto Tarnavskiy, secondo cui  la seconda linea è meno protetta, quindi gli ucraini possono usare i loro veicoli, anche se ci sono ancora campi minati.

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