Eseguita la condanna a morte di Brad Sigmon: l’ultimo messaggio prima di essere fucilato al petto

Brad Sigmon è morto: è stata eseguita nelle scorse ore a Columbia, nel South Carolina, la condanna a morte dell'uomo che aveva ucciso i genitori della sua ex fidanzata. Si tratta della prima per fucilazione in 15 anni in tutto il Paese.
L'uomo, 67 anni, è stato fucilato da un dipendente del del South Carolina Department of Corrections, che gli ha sparato da 4,6 metri di distanza, mentre indossava una tuta nera con un cappuccio in testa e un bersaglio disegnato all’altezza del petto, come hanno raccontato tre testimoni in una conferenza stampa tenutasi dopo l'esecuzione. È stato dichiarato morto circa tre minuti dopo che sono stati esplosi i colpi.
Prima di questo momento, il suo avvocato, Bo King, ha voluto leggere un ultimo messaggio da parte del suo assistito, un messaggio di "amore e un invito ai miei fratelli cristiani ad aiutarci a mettere fine alla pena di morte". Ha anche citato diversi passaggi della Bibbia che sottolineano il perdono e la legge. "In nessun punto del Nuovo Testamento Dio dà all'uomo l'autorità di uccidere un altro uomo", ha detto.
Era stato proprio Sigmon a scegliere di morire in questo modo, dopo essere stato condannato a morte, perché lo considerava il modo più rapido rispetto agli altri due metodi legali nello stato: la sedia elettrica e l’iniezione letale. Il 67enne nel 2001 uccise i genitori della sua ex fidanzata, William e Gladys Larke, con una mazza da baseball nella loro casa a Taylors e tentò di mettere fine anche alla vita di lei: la rapì minacciandola con una pistola ma la donna riuscì a scappare.
Ci sono state solo tre esecuzioni negli Stati Uniti tramite fucilazione dal 1976, quando la pena di morte è stata reintrodotta. Tutte sono avvenute nello Utah. La maggior parte delle esecuzioni negli Stati Uniti utilizza l'iniezione letale, introdotta negli anni '70 come metodo apparentemente meno violento. Ma secondo il Death Penalty Information Center, è diventato il metodo di esecuzione più frequentemente fallito.