Esce di casa per registrare la nascita dei suoi gemellini, i neonati uccisi in un raid israeliano a Gaza
Due gemellini sono nati durante il fine settimana sotto i bombardamenti israeliani a Gaza, in una casa di fortuna. I piccoli sono nati da rifugiati e sono venuti alla luce tramite parto cesareo effettuato nella loro casa di Deir al Balah. Quattro giorni dopo, il padre, Mohammed Abu al Qumsan, ha lasciato l'abitazione per redigere i certificati di nascita e mentre si recava presso la struttura preposta, la sua intera famiglia è stata uccisa in un attacco aereo.
La famiglia viveva da rifugiata al sud dopo essere stata evacuata dal nord di Gaza nelle prime settimane del conflitto. I due bimbi, un maschio e una femmina, erano nati nell'abitazione in cui Abu al Qumsan si era stabilito con la moglie seguendo le disposizioni dell'esercito israeliano. Qui la mamma dei due gemellini aveva mandato avanti la gravidanza e dopo la nascita dei bimbi, il padre si è occupato della registrazione all'anagrafe. Quando l'uomo ha lasciato casa per ottenere il certificato di nascita, il palazzo è stato bombardato e i gemellini sono morti insieme alla madre.
La moglie di al Qumsan aveva annunciato di aver dato alla luce i due gemelli tramite parto cesareo. Martedì il padre dei piccoli si era recato presso l'ufficio governativo per il certificato di nascita. Una volta giunto sul posto, i vicini lo hanno chiamato per dirgli che la sua casa era stata bombardata. Stando a quanto riportato dall'Associated Press, la famiglia era arrivata nel sud di Gaza nelle prime settimane di guerra così come disposto dall'esercito israeliano. L'idf non ha commentato la notizia.
Il ministro della Salute di Hamas ha sottolineato che sono stati uccisi 39.929 palestinesi e 92.240 sono rimasti feriti. Almeno 32 morti sono stati registrati solo nelle ultime 24 ore.