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Eruzione del vulcano a Tonga e tsunami: danni catastrofici e comunicazioni interrotte

L’allarme tsunami per l’eruzione del vulcano sottomarino a Tonga è cessato ma i danni sono ingentissimi. La capitale è ricoperta da uno spesso strato di polvere vulcanica e le aree costiere sono distrutte.
A cura di Antonio Palma
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"Sulla base di tutti i dati a disposizione, la minaccia tsunami legata all'eruzione vulcanica è ora superata" così il Centro di allerta tsunami del Pacifico ha annunciato il cessato allarme tsunami per l’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Haʻapai che nella giornata di sabato ha generato grosse onde alte fino a un metro e mezzo sulle coste sull’Isola stato di Tonga provocando danni ingentissimi. A seguito dell’allarme anche le autorità di Stati Uniti e Giappone avevano avvertito le persone di allontanarsi dalle zone costiere dei rispettivi Paesi e così avevano fatto anche i paesi delle varie isole del Pacifico come ad esempio l’Ecuador per le isole Galapagos centrali. Secondo il Pacific tsunami warning center il pericolo maggiore ora è passato ma i danni provocati preoccupano viso che le comunicazioni con l'Isola sono interrotte. Persisteranno inoltre ancora per diverse ore i disturbi nel livello del mare generati dall'eruzione vulcanica. Per questo non in tutte le zone interessate è sicuro riprendere le normali attività.

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Capitale di Tonga ricoperta da polvere vulcanica

A seguito dell’eruzione del vulcano a Tonga, infatti, in tutte le isole del Pacifico sono state registrate variazioni significative del livello del mare comprese quelle della nuova Zelanda dove numerosi porti e barche sono stati danneggiati dalle grandi onde che si sono abbattute sulla costa. Mentre negli altri Paesi si tira un sospiro di sollievo, però, a Tonga ora si contano i danni che si preannunciano essere ingenti. A seguito dell’eruzione, infatti, la capitale dell'isola, Nuku'alofa, è ricoperta da uno spesso strato di polvere vulcanica mentre le aree costiere soni state inondate dell’acqua e ampie zone non sono praticabili. Secondo i servizi geologici di Tonga, la nube vulcanica di gas, fumo e cenere che si è riversato dal vulcano ha raggiunto i 20 km di altezza prima di ricadere al suolo. Secondo le stesse autorità, l'eruzione durata circa dieci minuti è stata così violenta da essere avvertita anche nelle Fiji, a più di 800 km di distanza. Il mini-tsunami ha raggiunto anche il Giappone dove le coste son state invase dall’acqua alta.

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Cavo di comunicazione sottomarino è stato danneggiato

Le comunicazioni con la piccola nazione del Pacifico di Tonga però sono rimaste molto limitate e una maggiore analisi dei danni avverrà solo nelle prossime ore. In prima linea proprio il governo neozelandese che ha annunciato l’invio dei soccorsi aerei nelle prossime ore. Finora però fortunatamente non ci sono state segnalazioni di feriti o morti a Tonga. Il primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha spiegato che i danni sono ingenti ma il principale cavo di comunicazione sottomarino è stato danneggiato e le comunicazioni sono lente. Video diffusi dall'alto commissariato della Nuova Zelanda a Nuku'alofa, mostrano l'area del centro città completamente sommersa, compreso il Palazzo Reale e la banca più grande di Tonga. Anche il dipartimento degli affari esteri dell'Australia ha affermato di non aver ricevuto segnalazioni di vittime ma che verrà inviato un aereo nelle prossime ore. Anche il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha affermato di essere “profondamente preoccupato” per la popolazione di Tonga e di essere pronto a inviare aiuti.

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