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Ergastolo al fondatore di Silk Road, il “mercato nero del web”

Ross W. Ulbricht, il fondatore di Silk Road, il sito web noto per la vendita online di droghe e altre sostanze illegali, è stato condannato all’ergastolo. Secondo le indagini, attraverso Silk Road sarebbero stati fatti affari per un volume di oltre un miliardo di dollari.
A cura di Susanna Picone
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Ross W. Ulbricht, 31 anni del Texas, è stato condannato all’ergastolo negli Stati Uniti. Si tratta del fondatore di Silk Road, il noto sito per la vendita online di droghe e altre sostanze illegali considerato “il mercato nero del web”. Arrestato dall’Fbi nel 2013 e giudicato colpevole nel febbraio scorso di sette capi d’accusa, dal riciclaggio di denaro sporco al traffico di droga e reati informatici, Ross Ulbricht rischiava una pena minima di venti anni e prima della sentenza aveva chiesto al giudice di non essere condannato all’ergastolo. Ma invece il 31enne passerà il resto della sua vita rinchiuso in carcere. Il giudice ha anche ordinato che il fondatore di Silk Road paghi un risarcimento di 184 milioni di dollari al governo. Il sito, creato nel 2011, prima della chiusura aveva generato 187 milioni di dollari, anche se gli Stati Uniti stimano che il giro di affari totale dietro Silk Road sia stato di 1,2 miliardi di dollari.

Sul sito di Ulbricht venivano venduti illegalmente farmaci, narcotici, armi, documenti falsi. Per i documenti si usavano i bitcoin. I giudici sarebbero riusciti a ricostruire tutte le attività illecite di Ulbricht: secondo loro era lui che si nascondeva dietro al nome di “Dread Pirate Roberts”, colui che attraverso i bitcoin gestiva un ingente traffico di denaro frutto della vendita di droga. I difensori di Ulbricht avevano affermato che pochi mesi dopo aver creato il sito il loro assistito aveva lasciato il controllo della piattaforma, ma secondo l’accusa non vi è alcuna prova di questo. Ulbricht poco prima della sentenza aveva detto al giudice di “essere una nuova persona, di essere cambiato” rispetto a quando gestiva il sito. “Non credo tu sia conscio che con il tuo comportamento hai fatto male a tante persone, non so se tu hai rimorsi”, ha risposto il giudice all’imputato nel corso dell'udienza.

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