Ennesima strage in Nigeria: bomba in una stazione bus, 40 morti

Ennesima strage nel nord est della Nigeria, roccaforte dei terroristi islamici Boko Haram. Una bomba è esplosa in una stazione di autobus nella città di Yola. Il bilancio è di almeno 40 vittime. Tra queste si contano anche cinque soldati. Stando alle prime informazioni, non vi è stata finora una rivendicazione ma l’area in cui è stato compiuto l’attentato è stata ripetutamente bersaglio dei jihadisti di Boko Haram. L'esplosione, che ha provocando l'incendio di diversi autobus, è avvenuta nella capitale dello stato di Adamawa, vicino al confine con il Camerun. “Tutto ad un tratto – ha raccontato un testimone – ho sentito un forte rumore, che ha scosso tutta la zona. L'area è stata immediatamente isolata dai militari”. Tre giorni fa un’altra strage è andata in scena in un mercato della città di Maiduguri, nel nord est del Paese, dove due donne hanno ucciso circa 45 persone lasciandosi esplodere tra la folla. Le due donne, a quanto pare due adolescenti, hanno nascosto l’ordigno sotto l’hijab fingendo di portare un neonato sulla schiena. Gli attentati al mercato sono avvenuti uno dopo l’altro, mentre la gente si accalcava sul luogo della prima esplosione per prestare soccorso. Il giorno prima delle due donne kamikaze, dopo un duro scontro con i soldati, ribelli hanno preso il controllo della città di Damasak, sempre nello stato di Borno.

I numerosi attentati dei jihadisti di Boko Haram in Nigeria – Dal 2009 i jihadisti di Boko Haram hanno firmato decine di attacchi, con l'obiettivo di creare uno stato islamico in Nigeria. Il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha esteso pochi giorni fa lo stato di emergenza a 18 mesi: la misura vale per tutta la zona nordest del Paese. Gli integralisti islamici di Boko Haram, secondo Amnesty International, hanno ucciso 1500 persone solo quest'anno.