Elezioni USA 2024

Biden, nuove gaffe: chiama Zelensky “Putin” e Kamala Harris “Trump”, ma insiste sulla candidatura a USA 2024

Ennesima gaffe di Joe Biden che ha chiamato Zelensky “Putin” e Kamala Harris “Trump” durante la prima conferenza stampa a conclusione del vertice NATO a Washington dopo la debacle nel dibattito tv. Ma ha ribadito: “Sono il più qualificato per battere Trump. L’ho battuto una volta, lo farò ancora. Placherò le paure dei democratici”.
A cura di Ida Artiaco
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Nuova raffica di gaffe per Joe Biden che ha chiamato Zelensky "Putin" e Kamala Harris "Trump". Nel corso della conferenza stampa alla fine del vertice Nato a Washington, la prima dopo 8 mesi e soprattutto il disastroso dibattito in tv con Donald Trump, che ha spinto molti esponenti del partito democratico – finora 17 – a chiedere un suo passo indietro nelle elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre, non sono mancati gli strafalcioni.

L'inquilino della Casa Bianca davanti ai giornalisti ha presentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato come "Putin". Biden si è ripreso subito dall'errore ma ovviamente la frittata era già fatta e il lapsus ha fatto il giro dei media Usa. Pochi minuti dopo, un nuovo svarione: dice "vice presidente Trump" parlando di Kamala Harris. Gaffe di cui il tycoon ha subito approfittato rilanciandola sul suo social media Truth. "Bravo Joe! Ottimo lavoro!", ha commentato sarcastico.

Tuttavia, Biden ha anche ribadito: "Sono il più qualificato per battere Trump. L'ho battuto una volta, lo farò ancora. Placherò le paure dei democratici", ha poi insistito Biden sottolineando di "non voler correre per lasciare un'eredità ma per finire il lavoro iniziato".

Questo è un concetto che Biden ha ripetuto spesso rivendicando il suo record di leggi approvate, la sua esperienza da senatore che gli ha permesso di trattare in maniera efficace a Capitol Hill e la sua capacità di leadership internazionale. "Nessun alleato europeo mi ha chiesto di non correre, invece mi hanno chiesto di battere Trump perché una sua vittoria sarebbe un disastro", ha risposto a chi gli ha fatto notare che anche tra i partner esteri si è diffuso un certo scetticismo sulla sua capacità di vincere e governare per altri quattro anni. "Sono pronto ad affrontare Putin e Xi ora e fra tre anni", ha rassicurato il democratico ribadendo che "non si inginocchierà mai" al leader del Cremlino.

Rispetto ai suoi problemi di salute ha concluso: "Mi sono sottoposto a tre significativi e intensi esami neurologici. Il più recente in febbraio e tutti hanno detto che sono in forma", ha assicurato promettendo che se il medico glielo dicesse farebbe un altro esame neurologico. Il bilancio della conferenza stampa non è negativo per Biden ma potrebbe soltanto fargli guadagnare qualche giorno. Infine, riferendosi alla debacle del dibattito tv con Trump, Biden ha ammesso che è stata una "una brutta nottata" nella quale sono stati commessi "errori stupidi" giustificati da "orari massacranti": "Trump al dibattito è arrivato riposato. Prima del prossimo dibattito tv non viaggerò attraverso 15 fusi orari", ha detto il presidente.

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