Emergenza nucleare Giappone: fumo dal reattore 3, evacuato personale di Fukushima
Il Giappone continua a combattere per scongiurare una catastrofe nuclerare che, dopo il terribile terremoto e lo tsunami dell'11 marzo scorso, metterebbe in ginocchio il paese del Sol Levante. La situazione nella centrale nucleare di Fukushima, però, resta molto critica: parte del personale che continuava a lavorare nella centrale sono stati evacuati temporaneamente dopo che dal reattore numero 3, il più danneggiato e pericoloso perchè contiene plutonio, ha incominciato ad alzarsi una densa colonna di fumo, come informa la TEPCO, la compagnia proprietaria della centrale.
"Alle 15:55, habbiamo ricevuto la notizia di una colonna di fumo grigio che si alzava dal reattore 3. Abbiamo ordinato l'evacuazione dei lavoratori che stavano nelle vicinanze" ha dichiarato un funzionario della TEPCO che ha poi specificato che i lavoratori sono stati evacuati come precauzione mentre si cerca di capire cosa abbia causato il fumo e sottolineando che le radiazioni non sono aumentate.
Nell'impianto danneggiato, ai 50 "samurai" che coraggiosamente sono rimasti a combattere contro la catastrofe nucleare subito dopo il devastante, si sarebbero aggiunte almeno altre 500 le persone tra operai, tecnici ed esperti. Dopo la decisione di smantellare definitivamentre la centrale di Fukushima, continua la lotta dei vigili del fuoco e delle forze di autodifesa per raffreddare il reattore numero 3 con tonnellate di acqua marina mentre i tecnici sarebbero riusciti a ripristinare l'impianto elettrico della centrale, presupposto indispensabile per cercare di stabilizzare la situazione.
Nonostante l'ennesima emergenza nell'impianto danneggiato dal sisma e dallo tsunami di dieci giorni fa, il premier giapponese Naoto Kan, ha rassicurato la popolazione giapponese annunciando progressi piccoli ma importanti nel tentativo di riprendere il controllo della centrale nucleare danneggiata ed ha invitato il suo popolo a rimboccarsi le maniche perchè è giunto il momento di "prepararsi alla ricostruzione".