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Emergenza immigrazione: Gheddafi lascia partire 15000 profughi

Il Ministro Maroni annuncia che non verranno aperti altri centri d’accoglienza o tendopoli e che l’accordo con la Tunisia ha migliorato molto la situazione. Ma per generale Piccirillo Gheddafi è pronto a riversare sull’Italia migliaia e migliaia di profughi.
A cura di Alfonso Biondi
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Immigrati

Calma apparente. La situazione a Lampedusa sembra abbastanza tranquilla: nella notte, infatti, non si sono registrati nuovi sbarchi e durante i rimpatri di ieri non c'è stato alcun disordine. Ma potrebbe trattarsi, appunto, solo di calma apparente. Già, perché dalla Libia potrebbero arrivare in massa migliaia e migliaia di profughi. Il generale Giorgio Piccirillo, direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna, nell'audizione di oggi al Copasir ha parlato di questo problema e non ha usato mezzi termini: Mu'ammar Gheddafi sguinzaglierà migliaia di profughi direzione Italia. Secondo Piccirillo, infatti, il colonnello avrebbe già messo in libertà quelle persone che erano detenute nei cosiddetti centri-lager e provenienti  dal Corno d'Africa, dal Ciad e dall'Africa subsahariana. E questa gente sarebbe pronta a partire per l'Europa, anche subito.

L'obiettivo del Rais è quello di condizionare le potenze alleate che giocano un ruolo di primo piano nella lotta tra lui e il suo popolo, e per farlo, come riferito dal Copasir, potrebbe anche rimpinguare con qualche terrorista i barconi che dalla Libia partono per l'Italia. Piccirillo ha escluso che al momento tra le file degli immigrati ci siano dei terroristi, ma in futuro potrebbe non esserne più così sicuro. Calma apparente.

Il Ministro degli Interni Maroni cerca di gettare acqua sul fuoco, annunciando che "non verranno aperti altri centri o tendopoli" e che la situazione con la Tunisia è migliorata sensibilmente dopo l'accordo:

L'accordo con la Tunisia sta funzionando: tutti i giorni vengono fatti rimpatri di coloro che sono arrivati dopo il 5 aprile. Stiamo potenziando il sistema di controllo e di pattugliamento delle coste.

La situazione rimane però molto tesa: a Santa Maria Capua Vetere c'è stata la rivolta degli immigrati che hanno protestato per non aver ricevuto il permesso di soggiorno temporaneo. In Liguria invece sui muri di una scuola di Genova sono apparse scritte contro gli immigrati del tipo "Al rogo" e "Italia agli Italiani". Calma apparente.

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