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Elon Musk ha condiviso e poi cancellato il post: “Stalin e Hitler non hanno ucciso milioni persone”

Elon Musk ha condiviso un post che minimizzava le responsabilità di Stalin, Hitler e Mao nelle atrocità storiche, scatenando polemiche e critiche. Intanto, Trump riduce l’attività di agenzie federali negli Stati Uniti, continuando la sua lotta contro il settore pubblico.
A cura di Francesca Moriero
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Elon Musk è tornato al centro delle polemiche dopo aver condiviso su X (ex Twitter) un post che minimizzava il ruolo di Joseph Stalin, Adolf Hitler e Mao Zedong nelle atrocità commesse sotto i loro regimi. Il messaggio, condiviso senza commenti da Musk, affermava che la responsabilità per le morti di milioni di persone fosse da attribuire non ai dittatori stessi, ma ai loro dipendenti del settore pubblico. Questo contenuto, scritto inizialmente da un utente di nome "Alice Smith" e condiviso successivamente da un altro utente chiamato "Rothmos", ha suscitato indignazione tra molti, che lo hanno giudicato tanto distorto quanto offensivo.

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Nonostante la rapida rimozione del post, che Musk ha cancellato poco dopo averlo pubblicato, le critiche sono piovute incessantemente. In molti hanno definito il messaggio come antisemita e insensibile rispetto alle atrocità storiche legate ai tre dittatori del XX secolo, accusati di essere responsabili di crimini contro l'umanità. L'opinione pubblica ha reagito con durezza, mettendo sotto accusa l'ennesima "gaffe" pubblica di Musk, che ha spesso utilizzato i social media per esprimere opinioni controverse. La sua azione ha suscitato anche interrogativi sulla sua visione riguardo al ruolo della verità storica e delle responsabilità individuali.

"È profondamente inquietante e irresponsabile che qualcuno con un'ampia visibilità pubblica diffonda una retorica che mira a minare la serietà di questi problemi.", ha detto la Lega Antidiffamazione in una dichiarazione.

Musk e la sua battaglia contro il settore pubblico

Il recente repost di Elon Musk su X, che ha suscitato forti polemiche, si inserisce in un contesto più ampio riguardante il suo impegno contro il settore pubblico: il miliardario, che ha preso il controllo del cosiddetto "Dipartimento dell'efficienza del governo", è stato responsabile dei licenziamenti di migliaia di lavoratori federali. Tra questi, ci sono anche i dipendenti del National Weather Service, della Federal Emergency Management Agency e del Department of Veterans Affairs. La sua posizione, che promuove una visione anti-burocratica e una società "liberata" dal controllo statale, si allinea con quella del presidente Donald Trump. Quest'ultimo, infatti, ha recentemente firmato un ordine esecutivo che riduce il numero e le funzioni di otto agenzie federali negli Stati Uniti. L'obiettivo dichiarato da Trump è quello di ridimensionare l'apparato statale e tagliare le risorse destinate a entità che considera non indispensabili.

Tra le agenzie colpite dall'ordine esecutivo ci sono la US Agency for Global Media, che supervisiona media come Voice of America e Radio Free Europe, e altri enti come il Woodrow Wilson International Center for Scholars e l'Institute of Museum and Library Services. La decisione di Trump, che rientra nella sua campagna per una riforma del governo federale, è stata accolta positivamente da coloro che vedono l'azione del governo come troppo intrusiva nella vita dei cittadini e delle imprese. Ha poi tuttavia anche suscitato numerose critiche, specialmente da chi ritiene che tali agenzie, pur con i loro limiti, svolgano un ruolo fondamentale nel garantire "la democrazia, la trasparenza e il pluralismo informativo".

Le reazioni pubbliche e le implicazioni politiche

Le reazioni al post di Musk sui dittatori del XX secolo e le azioni di Trump contro il settore pubblico sono emblematiche di un clima politico sempre più polarizzato: la condanna di chi ha accusato Musk di banalizzare i crimini contro l'umanità si mescola con l'appoggio di chi ritiene che le sue posizioni siano un segno di coraggio e di indipendenza da parte di un imprenditore che vuole liberare la società dai vincoli imposti da istituzioni percepite come inefficienti e corrotte.

Mentre Musk rimuove rapidamente il suo post per evitare ulteriori critiche, resta da vedere quale impatto avranno le sue azioni sul lungo periodo e se la sua lotta contro il settore pubblico finirà per rafforzare o indebolire la sua posizione sia nel mondo della tecnologia che in quello delle politiche pubbliche.

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