Elezioni USA, Trump si prepara allo scontro finale e attacca: “Non mi dispiacerebbe se sparassero ai media”
Mancano ormai poche ore all'apertura dei seggi negli Stati Uniti, e i due candidati, Kamala Harris e Donald Trump, concentrano gli sforzi soprattutto sugli Stati in bilico, quelli che possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Donald Trump inizierà la giornata alle 10, le 16 in Italia, con un comizio a Raleigh, in North Carolina, quindi si sposterà in Pennsylvania per due eventi, a Reading e Pittsburgh, e chiuderà la giornata alle 22.30, le 4 di mattina in Italia, con una manifestazione a Grand Rapids, in Michigan.
Anche Kamala Harris sarà nel pomeriggio, più o meno alla stessa ora del suo rivale, a Pittsburgh, in Pennsylvania. E poi chiuderà la campagna, sempre nello Stato chiave, con un comizio e un concerto a Filadelfia con Lady Gaga e Oprah Winfrey.
In un comizio tenuto in Pennsylvania ieri, in vista del voto per le presidenziali, il candidato repubblicano Donald Trump ha dichiarato che non avrebbe mai dovuto lasciare Casa Bianca dopo le elezioni 2020, dopo la sconfitta subita per mano del democratico Joe Biden.
Le parole di Trump: "Per uccidermi qualcuno dovrebbe sparare attraverso i giornalisti"
Quello dell'ex presidente Usa è stato un intervento carico di violenza e cospirazionismo a due giorni dal voto. Il tycoon ha ripetutamente messo in dubbio l'integrità del voto e ha fatto riemergere vecchie rimostranze per essere stato perseguito dopo aver cercato di ribaltare la sua sconfitta quattro anni fa. In un passaggio del discorso ha attaccato duramente i media, con una frase shock: "Per uccidermi qualcuno dovrebbe sparare attraverso i giornalisti presenti e la cosa non mi dispiacerebbe così tanto", ha dichiarato. L'ex presidente stava parlando a Lititiz, in Pennsylvania appunto, e si stava riferendo alle misure di sicurezza prese dopo l'attentato di luglio e quello sventato in Florida.
Trump si è lamentato del fatto che i vetri antiproiettile che sono stati montati a sua protezione sul palco lo rendono meno efficace nei comizi. "Ho un pezzo di vetro qui – ha detto – un pezzo di vetro là", quindi si è rivolto verso la postazione dove erano radunati i giornalisti e ha aggiunto: "Ma tutto quello che vedo qui è fake news". Ed è stato proprio quello il momento in cui ha lanciato il suo anatema contro i media, dicendo che non gli dispiacerebbe se qualcuno, nel tentativo di colpire lui, prendesse i giornalisti. Si tratta di un atteggiamento di sfida non nuovo nei confronti dei media: l'ex presidente aveva anche definito i giornalisti "nemici del popolo".
La campagna di Trump ritratta: "Non voleva minacciare i media"
Dopo le dichiarazioni shock di Trump, il portavoce della sua campagna, Steven Cheung, ha spiegato che i commenti dell'ex presidente contro la stampa non volevano essere una minaccia: "Il presidente Trump stava raccontando dei suoi attentati e affermava che anche i media erano in pericolo", ha detto il portavoce. La frase letterale del tycoon è stata: "Per uccidermi qualcuno dovrebbe sparare attraverso i giornalisti presenti e la cosa non mi dispiacerebbe così tanto".