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Elezioni Usa 2016: continua la sfida tra i repubblicani ma l’avversaria è già la Clinton

Sfida sottotono nell’ultimo dibattito televisivo tra i candidati repubblicani alla Casa Bianca: l’obiettivo comune è la candidata favorita dei Democratici.
A cura di Antonio Palma
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Continua la sfida tra i candidati repubblicani alle elezioni presidenziali Usa 2016, ma l'avversario da battere sembra già essere Hillary Clinton. È stato questo il filo conduttore del terzo dibattito televisivo dei repubblicani, organizzato all'Università di Boulder in Colorado e andato in onda ieri sera. Nessuno dei candidati infatti è riuscito a prevalere sugli altri, ma tutti hanno preso di mira la principale rappresentante dei democratici oltre ai giornalisti che facevano domande, accusati a più riprese di non saper fare bene il proprio mestiere e di essere interessati solo ad aizzare i candidati uno contro l’altro. Questa volta non hanno brillato nemmeno i due candidati più esposti mediaticamente vale a dire l'eccentrico Donald Trump, che è apparso insolitamente sottotono, e il discusso Ben Carson. Del resto si discuteva di un tema molto delicato, vale a dire l'economia, e tutti i candidati repubblicani alle elezioni presidenziali Usa 2016 hanno preferito mantenersi molto sul vago.

Per il momento comunque, stando agli ultimi sondaggi, sono proprio Trump e Carson in testa alle preferenze degli elettori repubblicani con il secondo che avrebbe appena scavalcato il primo. Del resto l'altro sfidante più accreditato, Jeb Bush, continua a rimanere nell'ombra e anche in questo dibattito non ha saputo fare meglio su temi certamente a lui più congeniali. Secondo gli analisti, la sua posizione starebbe favorendo il suo ex delfino Marco Rubio a cui sempre più finanziatori guardano con attenzione anche se dai sondaggi rimane molto indietro. Anonime anche le ricette degli altri candidati come il senatore texano di estrema destra Ted Cruz, Rand Paul e l'ex manager di Hp Carly Fiorina.

Unico comune denominatore come detto sono stati gli attacchi alla Clinton definita tra le altre cose come "una bugiarda che viene protetta dai media", o "un'ipocrita con ricette politiche già viste". La ex first lady ed ex segretario di stato però non sembra per nulla impensierita e risponde a tono su twitter non nascondendo la sua soddisfazione per l'inconcludenza dei suoi avversari.

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