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Elezioni presidenziali Usa, Trump non si rassegna: “Ho vinto io”

Il presidente uscente Donald Trump continua a rivendicare la vittoria alle presidenziali dello scorso 3 novembre, vinte da Biden: “Big pharma ha speso miliardi di dollari in pubblicità negativa contro di me durante la campagna, che ho vinto tra l’altro”, ha detto in una conferenza dalla Casa Bianca.
A cura di Annalisa Cangemi
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Donald Trump ha ribadito di aver vinto le elezioni presidenziali statunitensi, nel suo secondo discorso in pubblico dopo il voto del 3 novembre. "Big pharma ha speso miliardi di dollari in pubblicità negativa contro di me durante la campagna, che ho vinto tra l'altro", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca, ribadendo ancora una volta di non voler accettare la vittoria del presidente eletto Joe Biden.
Il presidente ha poi parlato della riduzione dei prezzi dei farmaci, assicurati dalla sua amministrazione: "Con un lavorato durato due anni abbiamo ridotto i prezzi dei farmaci come nessun amministrazione aveva fatto prima. Lo abbiamo fatto per i malati, per gli anziani. Lo abbiamo fatto per l'America". Lo ha dichiarato durante la conferenza alla Casa Bianca. "Io non piaccio alle compagnie farmaceutiche, ma abbiamo dovuto farlo. Spero che lo mantengano, spero abbiano il coraggio di mantenerlo", riferendosi sempre al prezzo.

Ha accusato poi l'azienda Pfizer di aver ritardato in modo calcolato l'uscita dei dati preliminari sull'efficacia dei vaccini a dopo il voto, come reazione alle sue aggressive politiche sui prezzi dei farmaci. "Pfizer e anche altri hanno deciso di non far uscire i risultati sui vaccini, in altre parole di non uscire con un vaccino, fino a dopo le elezioni. Hanno aspettato, aspettato, aspettato…".

Proprio oggi la portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, in una conferenza stampa aveva sottolineato i progressi dell'amministrazione sul vaccino contro il Covid-19: "L'inizio della fine della pandemia è avvenuto con la leadership del presidente Trump".

Poco prima il Tycoon su Twitter aveva puntato il dito contro presunte irregolarità nel sistema di verifica delle firme sulle schede elettorali in Georgia: "Il governatore della Georgia (il repubblicano Brian Kemp, ndr) e il segretario di Stato si rifiutano di farci esaminare le firme che mostrerebbero centinaia di migliaia di voti illegali e darebbero al Partito Repubblicano e a me, David Perdue e forse Kelly Loeffler, una grande vittoria".

Trump è sempre più solo. Il senatore repubblicano Mitt Romney, l’unico senatore che votò per l’impeachment del 45esimo presidente Usa, lo attacca duramente, dichiarando che "è difficile immaginare un’azione peggiore, più antidemocratica compiuta da un presidente in carica". Intanto gli inquirenti newyorchesi che indagano sulla Trump Organization hanno allargato le indagini a deduzioni fiscali per milioni di dollari legate ad alcune consulenze.

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