Elezioni Portogallo, vincono i socialisti del premier Antonio Costa, cresce l’estrema destra
Vittoria netta del partito socialista portoghese del primo ministro uscente Antonio Costa sui rivali di centrodestra del partito social democratico ma anche una consistente crescita dell'estrema destra, sono questi i risultati emersi dalle Elezioni legislative in Portogallo che si sono svolte oggi. Secondo le prime proiezioni diffuse dalla tv pubblica del Paese iberico Rtp alla chiusura dei seggi nelle elezioni politiche portoghesi, infatti, le urne hanno sancito una affermazione incontrastata dei socialisti che sono vicini alla maggioranza assoluta in Parlamento. Nel dettaglio, il Ps si sarebbe aggiudicato una percentuale di voti tra il 37,5% e il 42,5% delle preferenze che equivale a un numero di parlamentari compreso fra 100 e 117 rispetto a una maggioranza assoluta di 116.
Una vittoria schiacciante sui rivali conservatori del Partito socialdemocratico guidati dall'ex sindaco di Porto Rui Rio che avrebbero ottenuto tra il 29,2 e il 31,7% dei voti e cioè tra i 75 e i 95 seggi in Parlamento. Più indietro tutti gli altri a partire da Iniciativa Liberal accreditati tra i 7 e gli 11 seggi, passando per l'ultradestra di Chega. Per questi ultimi ci sarebbe stato però un decisivo exploit visto che sono passati dall'1,29% delle legislative precedenti del 2019 che gli ha dato diritto a un solo seggio in Parlamento, al 5-8%, delle elezioni di oggi che potrebbe attribuirgli fino a 13 deputati. Se i risultati fossero confermati a fine scrutinio permetterebbero al primo ministro Costa possibilità concrete di formare un governo a discapito delle due formazioni che hanno composto la precedente coalizione di governo guidata da Costa, il Bloco de Esquerda e il Partito Comunista insieme ai Verdi, che rischiano di perdere diversi seggi.
A caratterizzare queste elezioni politiche in Portogallo infatti è stata una crisi di governo aperta dopo la bocciatura parlamentare della legge di bilancio presentata da Costa che ha sancito la rottura della coalizione con le altre forze di sinistra. Un voto anticipato in piena pandemia covid che però non ha scoraggiato gli elettori visto che si è registrato un aumento dell'affluenza alle urne: il 45,6 per cento degli aventi diritto, contro il 38,5 per cento del 2019