Elezioni locali Germania: boom della destra anti-immigrati, sorpassata la Merkel
Oggi in Germania si vota nel dipartimento di Meclemburgo-Pomerania, una regione nord-orientale tedesca di appena 1,3 milioni di elettori chiamati alle urne su quasi 80 milioni in tutto il Paese. Sembrerebbe una votazione di poco conto: così non è, visto che il partito cristiano-democratico, CDU, della cancelliera Angela Merkel rischia la debacle a favore dei ultra-destra dell'Alternative für Deutschland (AfD), che ha conquistato i conservatori con le politiche sui profughi. Inutile dire che la sconfitta rappresenterebbe un brutto colpo per la politica dell'accoglienza di cui la Merkel e il suo governo si sono fatti alfieri da quando è esplosa l'emergenza profughi in Europa. Inoltre il valore simbolico attuale del Meclemburgo (Mecklenburg-Vorpommern) assume significativo anche perché è il collegio elettorale (e quindi la "patria" politica) della cancelliera. Nonostante siano approdati sul suo territorio solo 23mila rifugiati, il Meclemburgo sembra essere intimorito dall’”invasione islamica” denunciata da AfD.
Il partito anti-immigrati AfD, secondo un exit poll del primo canale pubblico tedesco Ard, ha superato col il 21% dei voti mentre l'Unione cristiano-democratica si fermerebbe al 19%, il suo peggiore risultato nel Land ex-Ddr. A vincere le elezioni sarebbero i socialdemocratici della Spd con il 30,5% in calo rispetto al 35,6% del 2011. Anche secondo il primo exit-poll della rete pubblica Zdf, i socialdemocratici vincerebbero le elezioni in Meclemburgo, ma i nazional-populisti di Afd sorpassano la Cdu di Angela Merkel al secondo posto. Questi i dati in dettaglio: Spd 30%, Afd 21,5%, Cdu 20%, Linke 12,5%, Verdi 5%, Fdp 3%, Npd 3%, altri 5%.
Consapevole delle difficoltà, la cancelliera aveva fatto un appello agli elettori (1,3 milioni) affinché vadano a votare per sbarrare la strada "a certi partiti che non danno risposta ai problemi, si basano sulla protesta e a volte ricorrono all'odio". L'AfD, che è rimasto fuori per un soffio dal Parlamento nazionale nelle ultime elezioni generali, nel 2013, da allora ha guadagnato terreno con una piattaforma programmatica nazionalista a tinte xenofobe e anti-migranti. A livello nazionale, i sondaggi mostrano che il partito si avvicina al 10% del sostegno. Ma il voto odierno potrebbe cambiare le carte in tavola.