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Elezioni Iran, risultati definitivi: volano i moderati. Record di donne elette

I moderati riformisti hanno ottenuto 85 seggi (su 290), 73 per i conservatori moderati, 68 per la frangia più dura dei conservatori. Le donne elette sono 15, molto poche rispetto al totale degli eletti, ma si tratta del nuovo record dal 1979.
A cura di Giorgio Scura
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Vincono moderati e conservatori moderati, calo per i conservatori, record di donne. Questi i risultati definitivi delle elezioni in Iran trasmessi oggi dalla tv di stato. Il 62% degli aventi diritto (34 milioni su 55 milioni) ha votato per il nuovo Parlamento e la nuova assemblea degli Esperti, l'organo religioso composto da 88 membri che avrà il compito di scegliere la nuova guida suprema del paese qualora Ali Khamenei muoia o si dimetta. I moderati riformisti hanno ottenuto 85 seggi (su 290), 73 per i conservatori moderati, 68 per la frangia più dura dei conservatori. Le donne elette sono 15, molto poche rispetto al totale degli eletti, ma si tratta del nuovo record dal 1979 a oggi, mentre altre 5 potrebbero rientrare nel secondo turno.

In sintesi sono 148 fondamentalisti, 125 riformisti, 88 indipendenti. Alcune decine di seggi verranno assegnati nel ballottaggio per il secondo turno che si terrà a fine aprile. I dati indicano la vittoria dei sostenitori di Rohani, perché tra indipendenti e riformisti vi è, tranne casi eccezionali, una sostanziale vicinanza politica.

I riformisti-moderati della lista "Per la Speranza" hanno dunque conquistato 92 seggi che, sommati ai 44 ottenuti dagli indipendenti, dovrebbero dare loro la maggioranza nel decimo Majlis iraniano, con 136 seggi complessivi. Il blocco dei fondamentalisti- conservatori ha vinto – secondo il Ministero degli Interni – 115 seggi e resta il primo partito.

Durante le operazioni di voto si sono registrati due attacchi terroristici, sventati dalle forze di sicurezza iraniane. Il primo è avvenuto il 24 febbraio dalla frontiera con il Pakistan da parte di un gruppo di uomini armati e con cinture esplosive. Il secondo invece è stato il 26 febbraio, il giorno del voto, dalla frontiera con l'Iraq quando quattro terroristi sono riusciti ad entrare in territorio iraniano, ma sono stati intercettati e due di loro uccisi.

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