Elezioni in Spagna: Podemos trionfa alle amministrative
Risultato storico alle elezioni amministrative e regionali in Spagna dove sono stati eletti i sindaci di alcune delle principali città del Paese. Gli scrutini infatti hanno sancito un chiaro trionfo dei movimenti emerse dal basso come Podemos che ora entrano da protagonisti nelle istituzioni locali. In particolare a Barcellona la lista "Barcelona en Comu" formatasi attorno a Podemos infatti ha conquistato l'amministrazione della città con la candidata sindaco Ada Colau con il 25,2% dei voti e 11 seggi nell'assemblea cittadina contro i il 22,7% e 10 seggi del sindaco nazionalista catalano uscente Xavier Trias. "È stata una rivoluzione democratica, la vittoria di Davide contro Golia" ha commentando a caldo la 41enne neo sindaco di Barcellona. "È l’inizio della fine del bipartitismo" ha dichiarato invece il leader di Podemos, Pablo Iglesias, sottolineando che questo è solo l'anticipo in vista delle elezioni politiche di novembre quando il movimento sfiderà i principali partiti per la guida del Paese.
Per quanto riguarda la capitale Madrid, invece, la situazione è più in bilico. La candidata sindaco del Partito popolare, Esperanza Aguirre, infatti è arrivata prima ma a poca distanza da Podemos che ha scavalcato i socialisti. La situazione nel dettaglio vede il Pp in testa con il 34% dei consensi e 21 seggi davanti alla coalizione Ahora Madrid di Manuela Carmena, appoggiata da Podemos, con il 32% e 20 seggi, mentre il Psoe è terzo con soli 9 seggi. Un risultato comunque importante per Podemos sia perché è la capitale sia perché è una città roccaforte dei popolari da venti anni. Non è escluso infatti che alla fine si crei un’alleanza fra Podemos e Psoe che consenta a Carmena di diventare il nuovo sindaco.
Risultati importanti per il movimento Podemos anche a Valencia e Saragozza dove non sono escluse coalizioni che potrebbero portarlo nei governi amministrativi locali. Da contare però anche i risultati dell'altro partito nuovo di queste elezioni in Spagna, Ciudadanos, pronto alle trattative per formare le coalizioni necessarie a governare. Per il Partido Popular del Premier Mariano Rajoy dunque una sonora sconfitta. Anche se il Pp resta in generale il primo partito del Paese e arriva primo in 11 delle 13 regioni in cui si votava oggi, ha perso 2,6 milioni di voti e tutte le maggioranze assolute che aveva nelle grandi città.