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Elezioni in Messico, ha vinto Claudia Sheinbaum: chi è la prima donna presidente del Paese

Lo spoglio non è ancora terminato, ma il risultato è già netto: Claudia Sheinbaum Pardo, candidata del centrosinistra, ha vinto le elezioni presidenziali 2024 in Messico con poco meno del 60% dei voti. L’erede politica del presidente uscente Lopez Obrador è la prima donna a guidare il Paese.
A cura di Luca Pons
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Ieri alle urne erano stati chiamati 99 milioni di cittadini messicani per decidere il nuovo presidente del Paese, anche solo il 60% circa ha partecipato alle elezioni. Oggi, con lo spoglio ancora in corso, il risultato già praticamente certo è quello che i sondaggi avevano anticipato: la nuova guida del Paese sarà Claudia Sheinbaum, candidata di centrosinistra con il partito Morena (Movimento di rigenerazione nazionale), quello del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador (anche chiamato Amlo), oltre ai verdi di Pvem e alla sinistra di Pt. Il conteggio rapido riportato sul sito ufficiale del governo Messicano ha stimato che Sheinbaum otterrà circa il 60% dei voti, e fin dall'inizio dello scrutinio è stata in netto vantaggio sulla principale avversaria, Bertha Xóchitl Gálvez, staccata di quasi trenta punti.

Chi è Claudia Sheinbaum, la nuova presidente messicana

Si tratta della prima donna che ricopre l'incarico di presidente messicana. Ingegnera di 61 anni, Sheinbaum è stata capo del governo di Città del Messico dal 2018 al 2023, e a renderla popolare è stata anche la sua gestione dell'emergenza Covid. Sempre a Città del Messico era stata, dal 2000 al 2006, assessora all'Ambiente quando il sindaco era proprio l'ex presidente messicano Obrador.

Il suo campo di studi, e anche quello della sua azione politica, è l'ambiente: Sheinbaum è tra le persone che contribuiscono all'Ipcc, l'Intergovernmental panel on climate change. Il suo attivismo politico nacque negli anni dell'università, partecipando al movimento che avrebbe fondato il Partito della rivoluzione democratica (da cui poi è staccata, nel 2014, seguendo Lopez Obrador in Morena). Prese parte anche, nel 1982, alla campagna elettorale per Rosario Ibarra, la prima donna candidata alle elezioni presidenziali.

La campagna elettorale e il rapporto con il presidente uscente Obrador

Nella sua campagna elettorale, invece, Sheinbaum ha promesso di continuare le riforme iniziate da Lopez Obrador, di voler insistere sulla violenza di genere e sulle energie rinnovabili, ma anche di voler proseguire il rafforzamento delle aziende energetiche pubbliche, che operano anche nel settore del petrolio. Questo, come altri segnali di continuità con l'ex presidente, hanno spinto i critici a pensare che la nuova presidente non riuscirà a distinguersi dalla figura ingombrante e carismatica di Obrador, continuando a esserne influenzata. Sheinbaum, da parte sua, ha negato che questo possa accadere, e lo stesso ha fatto il presidente uscente.

Violenza in Messico durante le elezioni, 37 candidati uccisi in campagna elettorale

Le elezioni in Messico, in ogni caso, si sono concentrate non tanto sulla questione del clima quanto sulla violenza criminale. Dall'inizio della campagna elettorale, 37 candidati sono stati assassinati: l'ultimo è stato Israel Delgado Vera, candidato sindaco per Morena nella cittadina di Cuitzeo, morto poche ore prima dell'apertura dei seggi, nonostante gli fosse stata assegnata una scorta. Il potere dei cartelli e dei gruppi criminali, secondo i critici del presidente uscente Obrador, è stata rafforzata dalla scelta politica di non concentrarsi sulla repressione, ma di tentare di risolvere il problema alla radice, riducendo la povertà. Una politica chiamata "Abrazos, no balazos", cioè "abbracci, non proiettili".

Un risultato è stato raggiunto: la situazione economica del Messico è decisamente migliorata nei sei anni di mandato del presidente uscente, la povertà è diminuita, gli stipendi sono aumentati e l'occupazione anche. Ma, per i detrattori, avrebbe anche lasciato più spazio all'azione criminale. Sheinbaum, durante il suo governo a Città del Messico, aveva puntato sulla riduzione della criminalità ed era riuscita a ridurre la quantità di omicidi registrati. Resta da vedere se la sua azione politica sarà efficace anche a livello nazionale.

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