Elezioni in Germania, vince la destra populista anti-immigrati: duro colpo per Merkel
‘La Germania vira a destra’. Apre così, oggi, Der Spiegel, in merito ai risultati delle elezioni del weekend in tre Laender tedeschi (Baden-Wuettemberg, Renania-Palatinato e Sassonia-Anhalt): la vittoria dell’Alternative für Deutschland (AfD), partito di destra radicale anti immigrati, rappresenta infatti un duro colpo alla politica sui profughi della cancelliera Angela Merkel: Afd riesce ad entrare tutti e tre i parlamenti regionali dove si è votato, supera in ben due casi i socialdemocratici e stravince nell'Est con un 24% in Sassonia-Anhalt. Si tratta del miglior risultato che una formazione politica abbia mai raggiunto alle prime elezioni: basti pensare che nel 2011 il partito di Frauke Petry neanche esisteva. Un boom confermato anche dall’affluenza alle urne relativamente alta, in media poco sotto al 70% dei votanti.
Duro colpo per Angela Merkel
Il partito della Merkel, la Cdu, ha perso ovunque consensi: anche nel Baden Wuerttemberg, da sempre un bastione della Christlich Demokratische Union Deutschlands, i cristianodemocratici sono scesi sotto i 12 punti percentuali scavalcati dai Verdi, come annunciavano i sondaggi, che ora sono il primo partito con il 30,3% dei voti. Male anche i socialdemocratici della Spd, crollati dal 23% a un 13% scarso, quarto partito, superati anche dalla AfD non lontana dal 15%. "E' fatta – esulta il vincitore di Alternativa nel Land di Stoccarda, Joerg Meuthen -. Ci hanno fatto passare per degli idioti. Non hanno ascoltato i nostri argomenti. Ci hanno dato degli estremisti di destra, il che non siamo, e non diventeremo. Ci hanno dato dei razzisti e degli xenofobi, cosa che neppure siamo". La vittoria di Afd? "Una risposta chiara ai partiti dell'establishment, che hanno fallito", scrive invece su twitter la vincitrice di questa tornata elettorale, la prortavoce dell'AfD Frauke Petry: