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Elezioni in Francia: disfatta per il partito di Sarkozy. E il 55% non va a votare

Nelle elezioni cantonali francesi, il partito di Nicolas Sarkozy ha fatto incassato solamente il 18,6% delle preferenze. E i sondaggi per le presidenziali del 2012 danno Sarkozy quasi per spacciato.
A cura di Alfonso Biondi
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Primo ministro francese

Tornata elettorale al dir poco sconfortante per il premier francese Nicolas Sarkozy e per il suo partito. Nel secondo turno delle elezioni cantonali, infatti, l'UMP, partito di maggioranza cui appartiene Sarkozy, ha  raccattato solamente il 18, 6% delle preferenze. Un risultato magrissimo se si considera che i socialisti hanno portato a casa il 36,2%. Risultato decisamente positivo anche per il Fronte Nazionale, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen che ha fatto segnare un 11,56%. Insomma l'unico grande sconfitto di queste elezioni si chiama Nicolas Sarkozy: l'UMP fallisce quindi l'ultimo test utile a 13 mesi dalle presidenziali.

La strada è in salita e recuperare consensi non sarà sicuramente impresa da poco. A confermare questa tesi ci sono anche i nuovi sondaggi sulle presidenziali 2012, secondo i quali Sarkozy verrebbe in ogni caso eliminato al primo turno. Secondo i dati forniti dall'Ipsos, infatti, Marine Le Pen andrebbe al ballottaggio sia che il candidato socialista sia Dominique Strauss-Kahn, sia che si tratti di Martine Aubry, sia di Francois Hollande. Sarkozy sarebbe quindi eliminato. L'attuale primo ministro francese, quindi, potrebbe arrivare al ballottaggio solamente nell'improbabile caso in cui i socialisti candidassero Segolene Royal. Royal, infatti, otterrebbe il 17% delle preferenze, lasciando al ballottaggio Sarkozy (21%) e Le Pen (22%).

Tuttavia nell'UMP sono ancora convinti che il candidato a premier nel 2012 sarà sempre Sarkozy. Lo ha ribadito ieri il portavoce del governo Francois Baroin ad alcuni cronisti che lo intervistavano. Per Baroin pensare a un candidato diverso da Sarkozy "sarebbe pura follia".

Se si dovesse andare subito alle urne, però, vincerebbe sicuramente il partito degli astenuti: ben il 55% dei francesi non s'è presentato ai seggi in questa tornata elettorale. Come avvenuto in Germania per la Markel, anche in Francia gli elettori hanno punito chi è al governo. E anche in Italia  si vedrà se le elezioni amministrative del 15 e il 16 maggio confermeranno questo trend.

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