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Elezioni in Croazia, confermato presidente il candidato del centrosinistra Milanovic

Alle secondo turno delle elezioni in Croazia il presidente uscente e favorito, Zoran Milanović, appoggiato dai partiti di centro e centrosinistra, ha battuto con il 77,7% dei voti il candidato di centrodestra, Dragan Primorac, fermo al 22,3%.
A cura di Giulia Casula
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Alle elezioni in Croazia il presidente uscente, Zoran Milanović, appoggiato dai partiti di centro e centrosinistra, ha ottenuto il 77,7% dei voti contro il candidato di centrodestra, Dragan Primorac, fermo al 22,3%.

Secondo i dati pubblicati sul sito ufficiale della Commissione elettorale statale della Croazia, alle 16.30 per le presidenziali aveva votato il 34,7% della popolazione contro il 36% registrato al primo turno il 29 dicembre. La tornata elettorale è stata contrassegnata quindi da una bassa affluenza, pari a circa 3,7 milioni degli aventi diritto.

Nel Paese si votava dalle 7 di questa mattina per il secondo turno delle elezioni presidenziali. Dopo la chiusura dei seggi alle 19, i primi exit poll diffusi dalle emittenti tv mostravano Milanovic ampiamente favorito.

Distante al 22%, l'avversario, il candidato dei conservatori dell’Unione Democratica Croata (HDZ), medico e scienziato, Dragan Primorac. HDZ è anche il partito guidato dal primo ministro Andrej Plenkovic, che l‘anno scorso è stato colpito da accuse di corruzione ed è sopravvissuto a un voto di sfiducia in Parlamento.

Milanović invece, era appoggiato da una coalizione di centrosinistra guidata dal Partito Socialdemocratico (SDP) e correva per un secondo mandato da presidente della Repubblica croata. Al primo turno aveva ottenuto il 49% dei voti, mancando di poco la vittoria assoluta.

Durante la campagna elettorale il presidente uscente era stato definito dal rivale Primorac "filorusso e filo Hamas" per le sue posizioni più volte espresse in questi mesi, e di "spaventare i cittadini" sostenendo che il governo intende inviare militari croati in Ucraina.

Milanovic, da parte sua, ha accusato Primorac di frequentare "assassini di massa", alludendo al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, e ha aggiunto che la Croazia "non ha bisogno di prepararsi alla guerra" in riferimento al conflitto in Ucraina.

Anche sul settore della difesa nazionale le posizioni tra i due sono piuttosto divergenti. Sul fronte estero, le dichiarazioni contrarie ad un allineamento con le politiche dell'Ue a favore "dell'interesse nazionale" hanno fatto guadagnare a Milanovic il soprannome di "Trump croato", mentre le posizioni sulla guerra in Ucraina hanno spinto i suoi rivali politici a definirlo "filorusso".

Alla fine i risultati della tornata di oggi hanno confermato i sondaggi delle scorse settimane, che parlavano di una vittoria schiacciante di Milanovic. Secondo i media l'esito elettorale croato rappresenterebbe "l'ultima battuta d'arresto" per l'HDZ e per il Primo Ministro Andrej Plenkovic dopo lo scandalo di corruzione che l'ha coinvolto.

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