Elezioni Grecia, vince Mitsotakis ma si voterà ancora il 25 giugno: “Il Paese vuole speranza e unità”
“La speranza ha vinto sul pessimismo e l'unità sulla divisione”, sono queste le parole con le quali il premier conservatore uscente Kyriakos Mitsotakis ha commentato la vittoria schiacciante del suo partito Nuova Democrazia alle elezioni in Grecia con oltre il 40% delle preferenze. “Sono orgoglioso – ha scritto su Twitter – sono anche commosso, perché sento molto pesante la responsabilità che mi carica sulle spalle una percentuale così impressionante. Prometto di lavorare ancora più duramente per onorare la vostra fiducia”.
Mitsotakis ha parlato di un vero e proprio "terremoto politico" che dimostra come i greci abbia consegnato voluto per il Paese un mandato forte e assoluto: “Il popolo ha voluto scegliere una Grecia gestita da una maggioranza di governo – ha spiegato nel discorso post vittoria – da Nuova Democrazia senza l'aiuto di altri”. Il suo partito di centro-destra Nuova Democrazia ha ottenuto il 40,8% dei voti (su risultati ancora parziali), cinque seggi in meno della maggioranza, mentre il suo rivale di centro-sinistra Alexis Tsipras con il suo partito Syriza si è attestato al 20%, il terzo partito, i socialisti del Pasok, si è fermato all'11,6%.
Si tratta di un duro colpo per Tsipras, che ha perso la sua quarta battaglia elettorale consecutiva dopo essere stato premier dal 2015 al 2019, mandato durante il quale ha condotto i negoziati molto difficili con i creditori che fecero quasi uscire la Grecia dall'euro. Male anche l'ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, il cui partito di sinistra anti-austerità MeRA25 non arriva in Parlamento.
Di fatto però costruire ora un governo di coalizione sembra impossibile e così in Grecia si dovrebbe andare ad un nuovo turno elettorale il prossimo 25 giugno, quando in base alla legge elettorale il partito vincente ottiene un bonus di seggi. L'obiettivo di Mitsotakis è raggiungere la maggioranza assoluta, e un governo di sua scelta, per questo punterà sui seggi in più che gli spetterebbero se vincesse le seconde elezioni.
“Correremo più velocemente, per migliori stipendi, posti di lavoro – ha spiegato il premier – un migliore sistema sanitario, una Grecia più forte. Sono fiero e sento il peso della responsabilità per un risultato così importante”.