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Elezioni Austria, i risultati definitivi: vince l’estrema destra dell’FPO, cosa succede ora al governo

Alle elezioni in Austria vince per la prima volta il partito di estrema destra, l’FPO di Kickl, che però da solo non ha i numeri per governare. Esce sconfitto il cancelliere popolare Karl Nehammer. Per la stampa austriaca definisce è stato un “terremoto politico”. Tra gli scenari possibili c’è quello di una coalizione con dentro popolari, socialdemocratici e verdi. Ma è difficile che l’ultradestra, che ha ottenuto il 29,2% dei voti, si faccia da parte.
A cura di Annalisa Cangemi
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In Austria vince l'estrema destra: alle elezioni legislative si impone il Partito della libertà austriaco anti-immigrazione, l'FPO, come era stato anticipato dai sondaggi. Il suo candidato principale, Herbert Kickl, ha fatto campagna elettorale utilizzando il soprannome di "cancelliere del popolo", un tempo usato per descrivere Adolf Hitler.

I risultati delle elezioni in Austria: l'FPO vince con il 29,2%

Si tratta di una vittoria storica, è la prima volta che l'estrema destra arriva prima dall'epoca nazista. Il partito pro-Cremlino e anti-Islam ha ottenuto il 29,2% dei voti, battendo l'OVP al governo del cancelliere Karl Nehammer, al secondo posto con il 26,5% delle preferenze, secondo i risultati quasi definitivi. "Il risultato di oggi non potrebbe essere più chiaro, siamo pronti a governare, ha detto il leader Kickl. Ma non avendo ottenuto la maggioranza assoluta, al Partito della libertà servirà comunque bisogno di un accordo di coalizione per governare. Ma già alla vigilia del voto popolari e socialdemocratici hanno già escluso la possibilità di appoggiare l'FPO, e stanno già pianificando incontri fra di loro. Anche i popolari di Nehammer sono ostili all'idea di un governo con l'estrema destra, pur avendo un molti punti in comune nel programma, soprattutto sul fronte immigrazione e taglio alle tasse. A sbarrare la strada all'ultradestra ci sarebbe poi il presidente della Repubblica Alexander van der Bellen, che non avrebbe alcuna intenzione di affidare a Kickl l'incarico di formare un nuovo governo. Intanto ha fatto capire che ci vorrà del tempo: "Governano i partiti che riescono a trovare una convergenza e una maggioranza in Parlamento, loro devono negoziare tra loro, io terrò consultazioni con tutti per vedere quale compromesso è possibile", ha detto il presidente austriaco.

Dal canto suo il leader di FPO ha fatto sapere di essere pronto a "parlare con tutti e siamo pronti a governare per portare avanti questo cambiamento in Austria fianco a fianco con i cittadini". In questo momento l'unica carta che potrebbe giocare sarebbe convincere i popolari ad allearsi con lui, cosa che tra l'altro già avviene a livello regionale. Tra gli scenari possibili c'è anche quello di una coalizione con dentro conservatori, socialdemocratici e verdi. Ma sembra difficile che Kickl si faccia da parte e da solo l’FPO non ha i numeri per governare.

Come sono andati gli altri partiti alle elezioni in Austria

Il partito socialdemocratico di opposizione ha ottenuto il suo peggior risultato di sempre, il 21%; mentre il liberale NEOS ha raccolto circa il 9% dei voti. Nonostante le devastanti inondazioni di questo mese causate dalla tempesta Boris, i Verdi, partner minori della coalizione di governo, hanno ottenuto l'8,3%, piazzandosi al quinto posto.

Il partito comunista e l'apolitico Partito della Birra dovrebbero restare definitivamente esclusi dal Parlamento: per loro appare ormai impossibile superare la la soglia di sbarramento del 4%. L'affluenza è stata alta, circa il 78% degli aventi diritto. Sulla scia di un'ondata di destra in molte Paesi d'Europa e prendendo a modello l'ungherese Viktor Orban, l'FPO ha puntato tutto  su migrazione, asilo e criminalità, alimentando paure accentuate dalla cancellazione ad agosto di tre concerti di Taylor Swift a Vienna per un presunto complotto terroristico islamista. L'inflazione crescente, la scarsa crescita economica e il persistente risentimento per le rigide misure governative durante il Covid hanno contribuito all'avanzata inarrestabile del FPO dalle ultime elezioni del 2019.

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