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El Chapo, un cane in carcere assaggia il suo cibo per evitare che venga avvelenato

Il boss del Cartello di Sinaloa messicani appare “depresso” e “affaticato” in cella. Per evitare che venga avvelenato da qualche clan rivale, un cane assaggia tutti i suoi pasti.
A cura di Biagio Chiariello
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Si chiama K9, è un cane e da qualche giorno gli è stato un compito sicuramente ingrato: assaggia i pasti di Joaquin ‘El Chapo’ Guzman, il narcotrafficante arrestato dalle autorità locali la scorsa settimana, in Messico, per evitare che sia avvelenato. "E' appositamente addestrato, assaggia il cibo che gli viene consegnato per essere sicuri che non sia avvelenato", ha spiegato a Radio Formula Eduardo Guerrero, responsabile dell'amministrazione penitenziaria. E sembra che la povera bestia sia anche molto felice di assaporare le pietanze del potente boss del Cartello di Sinaloa, come spiegano dal carcere. Chi invece non è felice è lo stesso El Chapo che viene descritto come "depresso" e "affaticato". In cella  sta leggendo una copia del ‘Don Chisciotte’ di Miguel de Cervantes, dopo aver letto il libro-inchiesta sul traffico della droga ‘Zero Zero Zero’ di Roberto Saviano. "Pensiamo sia un grande libro. Dobbiamo cominciare a offrigli questo tipo di letture", ha commentato Guerrero. "E' arrivato depresso, affaticato, questo è quello che ci ha fatto sapere nel suo primo colloquio. Stanco di fuggire", ha aggiunto il funzionario.

Nei giorni scorsi gli avvocati di El Chapo hanno denunciato le condizioni di detenzione “troppo dure” in cui è costretto il narcotrafficante. Le autorità messicane hanno infatti preso delle misure eccezionali per evitare che l’ex latitante possa fuggire di nuovo di prigione, come avvenuto lo scorso anno quando è riuscito ad evadere dal carcere di massima sicurezza di El Altiplano. Nel frattempo la procura messicana avrebbe aperto un’indagine nei confronti dell'attrice Kate del Castillo. La donna avrebbe ricevuto denaro da El Chapo e rischia il processo per presunto riciclaggio di denaro. Del Castillo ha gestito l'incontro di ottobre tra Sean Penn e il boss, quando era ancora latitante, del quale l'attore americano ha poi scritto sulla rivista ‘Rolling Stone’.

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