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Egitto, liberati i due pescherecci italiani sequestrati la scorsa notte

All’alba le due imbarcazioni sono state fatte attraccare al porto di Alessandria d’Egitto. A bordo 14 persone dell’equipaggio. I due natanti sono stati liberati dopo gli accertamenti del caso.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE ore 20 – I due pescherecci italiani fermati dagli uomini della Marina Militare egiziana sono stati liberati. Lo conferma l'armatore Domenico Asaro. I due pescherecci andando via dal porto di Alessandria d'Egitto, dove erano stati condotti, non rientreranno a Mazara del Vallo, ma continueranno nel Mediterraneo le loro programmate battute di pesca. La Farnesina conferma che "grazie all'intervento della nostra ambasciata al Cairo i due pescherecci hanno mollato gli ormeggi e sono diretti in mare aperto".

Nella notte sono stati sequestrati due pescherecci della flotta di Mazara del Vallo (Trapani) in acque internazionali. Si tratta de il “Ghibli I” e il “Giulia Pg”, con a bordo complessivamente 14 persone dell'equipaggio, otto italiani e sei tunisini. Le due imbarcazioni all’alba sono state fatte attraccare al porto di Alessandria d'Egitto. A seguire gli sviluppi del sequestro è l'ufficio relazioni internazionali del Distretto della pesca di Mazara, che è in contatto con il governo regionale e il governo nazionale. I militari egiziani avrebbero lasciato a bordo i due comandanti trasbordando l'equipaggio sulle loro imbarcazioni. Anche l'ambasciatore italiano in Egitto sta seguendo la vicenda.

Il sequestro – “Il sequestro dei due pescherecci mazaresi è avvenuto intorno alle 22 di ieri sera a circa 28 miglia dalle coste egiziane, quindi in acque internazionali”, ha detto Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo della pesca e della crescita blu, del quale fanno parte i due pescherecci i cui comandanti a bordo sono rispettivamente Faro Licavoli e Michele Gennaro, mentre gli armatori sono per il primo una società che fa capo a Luciano Giacalone e per il secondo Domenico Asaro. “Gli equipaggi – ha detto ancora Tumbiolo – pescavano con le reti a una profondità di circa 600 metri quando hanno avuto intimato l'alt da parte della marina militare egiziana. Alcuni uomini sono saliti a bordo e hanno indotto i pescherecci a fare rotta verso Alessandria D'Egitto dove sono giunti intorno alle 4,30. Per un veloce rilascio abbiamo già attivato la filiera istituzionale con l'assessore regionale Antonello Cracolici, il sottosegretario agli Affari esteri Vincenzo Amendola e l'ambasciatore italiano al Cairo Giampaolo Cantini che ha già raggiunto Alessandria D'Egitto. Inoltre siamo in contatto con autorità egiziane con cui i rapporti sono eccellenti”.

I precedenti sequestri – Il Ghibli I era già stato sequestrato dagli egiziani circa quattro anni fa. In quella occasione il peschereccio mazarese era con altri tre pescherecci e tutti subirono un sequestro lampo. Il Giulia PG fu sequestrato, insieme con il Daniela L., nel 2013 dai miliziani di Bengasi che li avevano bloccato a circa 40 miglia al largo delle coste cirenaiche. Come scrive l’Ansa, i due pescherecci furono anche protagonisti, nel 2008, di un difficile salvataggio di 650 migranti che erano su due barconi a largo di Lampedusa sul mare in burrasca. Secondo la Guardia Costiera, nel sequestro di questa notte non ci sarebbero stati momenti di particolare tensione e resistenza al momento dell'intervento della motovedetta egiziana a parte una comprensibile preoccupazione. A seguire la vicenda anche la Centrale operativa della Guardia costiera di Roma e il comando di Palermo.

Armatore Asaro: “Attendiamo il rilascio” – “Intorno alle 11 ho sentito gli equipaggi dei due pescherecci fermati dalle autorità egiziane. Stanno bene, sono a bordo dei rispettivi natanti e da ciò che apprendiamo dovrebbe essere questione di ore perché vengano rilasciati”, è quanto ha dichiarato Domenico Asaro, armatore del Giulia PG e socio della società Lunifa di Giacalone Luciano & C. snc proprietaria del Ghibli I. “Gli armatori e i familiari dei marittimi, otto mazaresi e sei tunisini – ha spiegato – attendono con ansia la notizia del rilascio. Le autorità egiziane stanno esaminando la documentazione di bordo dei due pescherecci e non appena l'avranno rilasciata i due pescherecci potranno mollare gli ormeggi dal porto di Alessandria d'Egitto. Ringrazio, per il lavoro svolto, la diplomazia e le istituzioni attivate a tutti i livelli dal presidente del Distretto produttivo della pesca e della crescita blu, Giovanni Tumbiolo”.

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