Egitto: referendum popolare tra due mesi per approvare la Costituzione
Dopo che l'esercito ha sciolto il Parlamento in Egitto, il Paese si prepara al prossimo referendum che si terrà nell'arco dei prossimi due mesi. Pare che i militari abbiano deciso di voler condividere la gestione del potere con i civili, permettendo che venga elaborata la nuova Carta Costituzionale da un'apposita commissione di giuristi. Dunque, chiamati al voto, gli egiziani dovranno esprimere il loro consenso sulla nuova Costituzione.
E' confermato quindi quanto era stato già precedentemente dichiarato nelle scorse ore dal dirigente egiziano di Google, Wael Ghonim, che sta ormai ricoprendo il ruolo di portavoce della rivolta anti-Mubarak.
Stamattina, il Consiglio Supremo delle forze armate, che governa l'Egitto, dopo le dimissioni di Mubarak, ha discusso con i giuristi in merito alla redazione della nuova Carta Costituzionale. "In dieci giorni avremo terminato gli emendamenti e il referendum si svolgerà entro due mesi", ha comunicato un membro della commissione di giudici, l’avvocato Sobhi Saleh, ex parlamentare dei Fratelli Musulmani alla France Presse. E ha aggiunto: "L’esercito ha promesso che il regolare svolgimento del referendum sarà garantito da esercito e polizia”.
Oltre al referendum popolare sulla nuova Costituzione, l'esercito ha promesso che si svolgeranno delle regolari elezioni democratiche per la designazione del prossimo capo di Stato in Egitto. Nel frattempo, il Consiglio supremo delle forze armate gestirà questo periodo di transizione politica del Paese almeno per i prossimi sei mesi. Ma nel frattempo all'esercito spetta sedare le ultime rivolte popolari, gli scioperi e i disordini di un Paese sull'orlo del collasso economico e sociale.