Egitto: poliziotto uccide venditore, incidenti e proteste contro Al Sisi

Alla periferia del Cairo è esplosa una rivolta dopo che un poliziotto ha ucciso un venditore sparandogli con la sua arma di servizio e ha ferito altre due persone. Secondo fonti della sicurezza, l'agente avrebbe aperto il fuoco a seguito di una lite per il prezzo di una tazza di tè venduta da un ambulante nel quartiere di Rehab, nella periferia est della capitale dell’Egitto. Il venditore è morto mentre gli altri due feriti sono stati ricoverati in ospedale. L’omicida è stato arrestato da altri agenti di polizia intervenuti sul posto, ma questo non ha calmato la folla. Dopo gli spari, infatti, oltre un centinaio di persone si sono riunite nella zona per protestare contro le azioni della polizia e il presidente Al Sisi.

Gli abusi della polizia in Egitto – Non è la prima volta che l’operato delle forze di sicurezza fa discutere in Egitto: appena un paio di settimane fa un altro agente era stato condannato all’ergastolo per aver ucciso un trasportatore in seguito a un litigio. Anche in quel caso l’episodio generò la protesta di un gruppo di manifestanti che prese d'assedio la sede centrale della polizia del Cairo. Lo stesso presidente egiziano Al Sisi aveva chiesto alla polizia più rigore e di dar prova di autodisciplina.