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Egitto, piano per incendiare il Parlamento. Due morti

Le vittime sono soffocate per l’eccessivo utilizzo di gas lacrimogeni. La Difesa ha parlato di uso necessario della forza per sventare l’attentato alla sede dell’Assemblea del Popolo. Sul web le immagini di una ragazza pestata dai militari.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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Egitto, scontri in piazza Tahrir

Continuano le scene di violenze a piazza Tahrir al Cairo. Dopo gli scontri dei giorni scorsi, continua a salire il numero delle vittime nelle proteste contro il governo. Il bilancio dell'ultimo faccia a faccia tra manifestanti e forze di sicurezza è di due vittime tra i primi. Due morti per un uso abnorme da parte dei poliziotti di gas lacrimogeni. Le due persone non sono riuscite a fuggire perché morte per soffocamento. A confermarlo sono fonti presenti sul posto.

Di contro il Ministero della Difesa egiziano nega l'eccessivo uso della forza nello sgomberare l'epicentro delle proteste. Il risultato è però chiaro e alimenta il già corposo numero di vittime dallo scoppio della seconda ondata di proteste. Il viceministro della Difesa, Adel Emara, ha parlato nel corso di una conferenza stampa anche di un piano per incendiare l'Assemblea del Popolo, la camera bassa del Parlamento egiziano. Per questo motivo sono state utilizzate misure per sgomberare in vari punti piazza Tahrir.

Preoccupazione per i metodi utilizzati nel sedare le rivolte è stata manifestata anche dalla comunità internazionale. Il Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si è detta preoccupata ed ha lanciato un appello stigmatizzando l'uso della violenza da parte delle forze armate egiziane. Sono diverse le testimonianze video diffuse sul web dei comportamenti violenti delle forze di sicurezza. Su tutte, il video che mostra il violento pestaggio ai danni di una ragazza da parte dei militari. Il generale Emara ha parlato di uso della forza solo per preservare i palazzi del governo.

Il viceministro ha definito ogni attacco ai militari un atteggiamento ostile a cui va contrapposta una ferma reazione. I militari hanno anche costruito delle barricate per evitare che i manifestanti varcassero un'ideale zona rossa a protezione degli edifici governativi. Con le ultime due persone uccise, sale a 13 il numero delle vittime negli ultimi giorni che si uniscono agli oltre cinquecento feriti accertati.

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