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Egitto, il Governo proibisce tutte le manifestazioni e blocca Twitter

Continuano le proteste in Egitto contro il regime del Presidente Mubarak. Intanto il ministero degli Interni fa sapere che le manifestazioni di protesta non verrano più tollerate.
A cura di Cristian Basile
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Il ministero degli Interni egiziano ha annunciato in un comunicato ufficiale che non saranno tollerate ulteriori proteste contro il presidente Honsi Mubarak dopo le manifestazioni di ieri in tutto l'Egitto che sono costate la vita ad almeno cinque persone. Ma i manifestanti non hanno nessuva intenzione di arrendersi, anzi, il gruppo oppositore "6 aprile", uno dei principali promotori delle proteste di ieri, ha invitato le persone a continuare la protesta fino a quando Mubarak non lascerà il Paese, scrivendo anche su Facebook: "Dobbiamo completare quanto iniziato il 25 gennaio scendendo in piazza per la libertà, la dignità e la verità – spiegano – e per questo vi chiediamo oggi di manifestare di nuovo negli stessi luoghi dove siete andati ieri".

Inoltre il gruppo di opposizione ha accusato la polizia di aver aperto il fuoco contro i manifestanti e chiede che la protesta continui "fino a quando non avremo ottenuto il risultato di far cadere Mubarak". Il governo egiziano ha provato a fermare la protesta iniziando proprio dal Web, bloccato le connessioni a Twitter e Facebook (fondamentale per le proteste il ruolo dei social networks come in Tunisia) annunciando inoltre che chiunque parteciperà alle dimostrazioni sarà fermato e incriminato ( sono già 400 i manifestanti arrestati) e definendo le manifestazioni antigovernative (che si sono tenute sia al Cairo che nelle altre principali città egiziane) come "una sfida spudorata" all’autorità dello Stato. Diverso, invece l'approccio al web dei partiti storici dell'opposizione egiziana che preferiscono comunicare attraverso i propri siti internet ufficiali. dichiarando che la protesta in piazza Tahrir è scoppiata in modo spontaneo.

Questo è il comunicato che hanno letto ieri i manifestanti nella Piazza della Liberazione:

"Siamo uniti oggi nella Piazza della Liberazione di El Cairo contro l'oppressione e la tirannia, una protesta che è espressione della volontà di un popolo forte che soffre da 30 anni l'oppressione e la povertà sotto il Governo Mubarak ed il resto dei ladroni del Partito Nazionale. Oggi gli egizi hanno deciso di alzarsi per difendere la propria libertà e sconfiggere l'autoritarismo. Vogliamo: – l'immediata uscita di Mubarak dal Governo – la caduta del ministero di Ahmed Nazif – lo scioglimento del falso parlamento – la formazione di un Governo nazionale. Continueremo le proteste fino a quando le nostre richieste verranno ascoltate e invitiamo tutto il popolo egiziano, i sindacati ed i partiti, ad unirsi alle manifestazioni. Continueremo le proteste, con sit-in e manifestazioni fino alla caduta del Governo. Viva la lotta del popolo egizio".

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