Egitto e Arabia Saudita: “Collegheremo i nostri paesi con un ponte sul Mar Rosso”
Altro che ponte sullo Stretto di Messina: il re dell'Arabia Saudita Salman ha annunciato, nel corso di una visita al Cairo, la costruzione di un ponte sul Mar Rosso che collegherà il suo paese con l'Egitto. In un tweet Al Arabiya spiega che il presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi, "suggerisce di intitolare il nuovo ponte fra l'Arabia saudita e l'Egitto al re Salman". Il sovrano, dal canto suo, ha commentato: "Lo storico passo di collegare due continenti, Africa e Asia, è una trasformazione qualitativa che aumenterà il commercio transcontinentale fino a livelli senza precedenti". Dopo l'annuncio della mastodontica opera le delegazioni dei due paesi hanno sottoscritto accordi di collaborazione per 1,5 miliardi di euro, rafforzando un legame già solidissimo. Da quando il general al-Sisi ha assunto il potere con un colpo di Stato nel 2013 l’Arabia Saudita e altri Stati del Golfo hanno generosamente finanziato l’Egitto.
Il ponte sul Mar Rosso: progetto irrealizzabile?
Nei suoi punti più stretti il Mar Rosso è largo tra i 20 e i 35 chilometri: distanze che vengono registrate nella parte settentrionale e in coincidenza di un'importante strada di collegamento con il Cairo. Stando a quanto riferisce la BBC Re Salman, nella sua seconda giornata di visite al Cairo, ha sottolineato quanto il ponte darebbe impulso ai commerci fra i due paesi alleati. Il sito dell'emittente ricorda però che "un ponte sul Mar Rosso per collegare i due paesi è stato proposto diverse volte ma non è riuscito a diventare realt". Stime realizzate negli scorsi anni prevedevano un costo del progetto pari ad almeno 3-4 miliardi di dollari.
L'Egitto rinuncia alle isole contese di Tiran e Sanafir: saranno territorio saudita
Al momento, tuttavia, oltre al "sogno" del grande ponte il vertice tra Egitto e Arabia Saudita ha portato a un risultato storico, con il Cairo che ha rinunciato al controllo delle isole contese di Tiran e Sanafir, ammettendo che devono rientrare sotto il protettorato saudita. La decisione, di portata storica, ha innescato vivaci proteste di piazza al Cairo culminate con cinque arresti.
