Egitto, da rifare il processo contro Mubarak: annullata l’assoluzione

L’ex presidente egiziano Hosni Mubarak sarà di nuovo processato per la strage di manifestanti avvenuta durante le proteste del 2011. Lo ha deciso la corte di Cassazione accogliendo i ricorsi della procura e annullando così tutti i verdetti di assoluzione dell’ex presidente egiziano, dei figli e dei suoi collaboratori di partito. Mubarak è accusato di cospirazione e complicità in omicidio per gli scontri con le forze di polizia in cui morirono centinaia di persone durante le rivolte del 2011. La corte ha comunicato che il nuovo processo a Mubarak si aprirà il 5 novembre prossimo. La decisione dei magistrati egiziani è stata celebrata da grida di giubilo del pubblico in aula.

Hosni Mubarak condannato e poi assolto per la strage dei manifestanti del 2011 – L’ex presidente Mubarak, che oggi ha 87 anni, era stato assolto nel novembre del 2014 dopo essere stato inizialmente condannato all'ergastolo per la morte di centinaia di persone durante la rivoluzione scoppiata in Egitto il 25 gennaio del 2011. Mubarak era a processo con i suoi due figli Alaa e Gamal, il capo della sicurezza e sei collaboratori, a loro volta tutti assolti.

Si attende il verdetto definitivo per l’ex raìs – Quello che si aprirà a novembre è il terzo processo sul caso e il verdetto sarà “definitivo” e “senza possibilità di appello”, secondo quanto scrive  il giornale governativo Ahram Online. Oltre all’ex raìs tra gli imputati ci sono anche l'ex ministro dell'Interno, Habib al-Adly, e sei ex capi delle forze di sicurezza, tutti assolti lo scorso novembre. Mubarak, che si era dimesso nel febbraio di quattro anni fa dopo essere stato alla guida dell'Egitto per trenta anni, attualmente è ricoverato in un ospedale militare del Cairo. Nell’ambito di un altro processo per corruzione l’ex raìs è stato condannato a tre anni di carcere.