Egitto, commando attacca bus di cristiani copti: 7 morti e 14 feriti
Sette persone sono morte e altre 14 sono rimaste ferite in seguito a un attacco sferrato contro un autobus che trasportava cristiani copti diretto al monastero copto di San Samuele il Confessore, nel governatorato di Minya, nell'Egitto centrale. A renderlo noto è il sito internet ufficiale della Chiesa copta ortodossa egiziana. Stando a una prima ricostruzione, il gruppo era a bordo di un veicolo e stava rientrando da un pellegrinaggio al monastero di San Samuele il Confessore. Il gruppo armato, composto probabilmente da estremisti islamici, ha fermato il veicolo e ha iniziato ad aprire il fuoco con armi da guerra, uccidendo almeno 7 persone e ferendone 14. Il bilancio è ancora provvisorio, perché le condizioni di alcuni dei feriti sono gravi.
A maggio dell'anno scorso in un attacco simile contro un autobus di fedeli copti diretti verso lo stesso monastero erano rimaste uccise più di trenta persone. In quell'occasione l'attacco fu rivendicato dallo Stato Islamico. In Egitto quella dei copti rappresenta la più grande comunità cristiana del Medio Oriente, oltre che la più consistente minoranza religiosa della regione, rappresentando circa il 15 per cento della popolazione egiziana. E in questi ultimi anni la minoranza cristiana è stata vittima di attacchi terroristici da parte dello Stato islamico e altri gruppi estremisti. I più gravi si sono verificati il 9 aprile 2017, in occasione della Domenica delle Palme, quando 45 persone sono state uccise in due attacchi condotti dallo Stato Islamico contro la chiesa copta di Tanta e la cattedrale di Alessandria.
