video suggerito
video suggerito

Egitto, cantante 22enne condannata a 2 anni per un video: “È troppo erotico”

Shima Ahmed e il regista del videoclip sono stati arrestati con l’accusa di “incitamento al libertinaggio”, La canzone si intitola ‘Andi Zorof’ e ha suscitato polemiche per le allusioni sessuali esplicite,
A cura di Biagio Chiariello
85 CONDIVISIONI
Immagine

Un tribunale penale del Cairo ha condannato la cantante egiziana Shima Ahmed a due anni di carcere per "incitamento alla depravazione", considerando "osceno" il video di una delle sue canzoni. Stessa pena per il regista del videoclip, Hosam al Sayed.  Il brano si intitola ‘Andi Zoroof‘ e ha suscitato indignazione e polemiche nel Paese musulmano per le allusioni sessuali esplicite, nonché per gli indumenti indossati dalla cantante, 22enne, considerati poco decorosi per i canoni della conservatrice società egiziana. Shima Ahem era stata arrestata lo scorso 17 novembre e aveva dichiarato davanti alla Corte che non avrebbe mai potuto immaginare che il filmato di cui era protagonista avrebbe creato tanto "clamore". La ragazza si era poi in qualche modo difesa, ‘accusando’ lo stesso al Sayed. “Mi ha usata, sono stata un suo strumento nelle sue mani, avrebbe detto, secondo il quotidiano egiziano Al Masry al Youm. La cantante e il regista dovranno anche pagare una multa di 10.000 sterline egiziane (circa 478 euro), secondo il verdetto, che è appellabile in entrambi i casi.

Shima Ahmed non è la prima artista egiziana ad essere perseguitata dalle autorità locali per il contenuto “discutibile” delle sue interpretazioni o per le sue dichiarazioni. Il mese scorso, il Collegio dei Musicisti d’Egitto ha vietato alla famosa cantante egiziana Sherine Abdelwahab  di esibirsi nuovamente in pubblico a seguito della sua "provocazione ingiustificata" durante un concerto sul fiume Nilo, dove ha fatto riferimento all'inquinamento delle acque. A maggio, inoltre, una ballerina di danza del ventre e un cameraman erano stati mandati a processo con l’accusa di “incitamento al libertinaggio, cattivo uso dei mezzi di comunicazione e attentato contro la pubblica morale” per un videoclip diffuso in Rete.

85 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views