Egitto, attacco al monastero S. Caterina: un morto e quattro feriti, Isis rivendica
Un attacco terroristico di matrice islamica ha preso di mira nella serata di martedì l'antico monastero di Santa Caterina nel sud del Sinai, in Egitto, causando un morto e quattro feriti. A rivelarlo sono state le stesse autorità egiziane precisando che le vittime appartengono alle forze armate locali che presidiavano l'area del monastero ortodosso proprio perché possibile obbiettivo di attacchi da parte di estremisti islamici. L'attacco infatti è avvenuto a qualche chilometro di distanza dall'ingresso del luogo di culto visitato ogni anno da centinaia di persone, sia stranieri sia egiziani. Qui infatti le forze di sicurezza egiziane hanno da tempo predisposto un check point che sbarra il passo.
Il dipartimento informazione del ministero dell'Interno egiziano ha dichiarato in un comunicato che "molti elementi armati provenienti dalla montagna, di fronte a un check point sulla strada del monastero di Santa Caterina hanno aperto il fuoco contro le forze" di polizia del Sinai. Sarebbe nato uno scontro a fuoco tra attaccanti e polizia culminato con l'uccisione di un agente e il ferimento di altri quattro. "I servizi di sicurezza hanno preso il controllo della situazione ferendo alcuni degli assalitori e obbligandoli a fuggire" hanno però precisato le autorità egiziane.
"Uno degli assalitori ha abbandonato la sua arma automatica per aiutare un ferito a fuggire con gli altri. Lo scambio di colpi ha provocato l'uccisione di un sottufficiale ed il ferimento di altri tre" conclude il comunicato governativo, assicurando che sono in corso le operazioni per la ricerca degli assalitori. Principali indiziati dell'assalto sono gruppi radicali locali affiliati al sedicente Stato Islamico. L'attacco infatti poco dopo è stato rivendicato dall'Isis tramite l'agenzia di stampa Amaq
