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Egitto, attacco a chiesta cristiana copta: almeno 10 morti, poteva essere una strage

I due aggressori hanno sparato all’impazzata ma uno di loro aveva anche un cintura esplosiva che non ha fatto esplodere. Uno è stato ucciso, l’altro ferito e catturato dalla polizia.
A cura di Antonio Palma
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I cristiani copti ancora nel mirino in Egitto, venerdì mattina un altro sanguinoso attacco ad una chiesa locale ad Helwan, a sud del Cairo, è costato la vita ad almeno dieci persone  oltre a numerosi altri feriti. Il già tragico bilancio però poteva essere una carneficina, secondo le autorità di polizia locale, visto che uno dei due attentatori indossava un cintura espulsiva che però non sarebbe riuscito a innescare. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, pare che i due terroristi abbiano aperto il fuoco fuori dalla chiesa di San Mena (Mar Mina), uccidendo un ufficiale di polizia e due agenti che erano di guardia al luogo di culto prima di rivolgere le armi contro i fedeli.

Altri poliziotti che si trovavano in zona hanno risposto al fuoco uccidendo uno degli aggressori e ferendo l'altro che è stato arrestato dopo una breve fuga a piedi. Secondo il  portavoce del ministero della Salute egiziana, Khaled Megahed, i due uomini sarebbero arrivati davanti alla chiesa a bordo di una moto sparando all'impazzata su tutti quelli che erano all'esterno. I fedeli si sarebbero rintanati in chiesa. "Eravamo terrorizzati" ha spiegato alla Ap una donna di 40 anni, aggiungendo: "Appena abbiamo sentito gli spari, abbiamo sbarrato le porte. Siamo rimasti chiusi all'interno per oltre mezz'ora. Quando siamo usciti, fuori dalla chiesa, c'era sangue ovunque".

Purtroppo si tratta  solo dell'ultimo attacco contro la comunità copta egiziana che rappresenta la minoranza religiosa più numerosa nella regione, circa il 10% dei 93 milioni di egiziani. Da anni sono nel mirino degli integralisti islamici e negli ultimi mesi gli attacchi si sono via via intensificati con sparatorie e frequenti attentati  ai maggiori luoghi di ritrovo.

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