Egitto, almeno 30 i morti (VIDEO)
Sono saliti ad almeno 30 i morti in Egitto negli scontri tra Fratelli musulmani ed esercito. Dopo il golpe, i militari hanno cercato di assicurare il risultato politico incarcerando il presidente destituito Morsi e diversi leader del movimento islamista (arrestato ieri El Shater, numero due della Fratellanza), sorvolando il Cairo con elicotteri da guerra e facendovi sfilare i carrarmati. Ciononostante gli scontri non si sono fatti attendere: nella serata di ieri una fazione dei Fratelli si è avvicinata all'affollata Piazza Tahrir, dove è cominciato il confronto fisico con i manifestanti. E' seguito rumore di spari e l'arrivo di diverse ambulanze. Al caos del Cairo si sono aggiunti gli scontri ad Alessandria che hanno fatto registrare almeno 12 vittime.
Nella serata di ieri un altro momento di tensione è stato registrato durante il comizio della guida spirituale Mohamed Badie, che ha chiesto all'esercito di non sparare contro i Fratelli musulmani, dichiarando "nullo" il golpe ed invitando i militari a "restare lontano dalla politica e l'Egitto non conoscerà mai più il potere militare". Chiaro il messaggio lanciato ai golpisti: "Non possiamo rinunciare a Morsi presidente se non col sacrificio della nostra vita". Secondo alcuni testimoni, il comizio sarebbe stato interrotto da spari esplosi dall'esercito contro la folla che avrebbero colpito diverse persone. Secondo i soldati si sarebbe trattato solo di proiettili di gomma.
Il messaggio del giorno precedente tuonato da Badie è stato raccolto da un centinaio di manifestanti che ha cercato di raggiungere il quartier generale della Guardia repubblicana, dove è incarcerato l'ex presidente Morsi. Inevitabile lo scontro con i militari, che ha fatto salire il numero complessivo delle vittime ad almeno 30 morti. Nella manifestazione si contano tre persone uccise negli scontri e una presso l'Università. Nonostante la risposta militare abbia riportato indietro la controffensiva della Fratellanza, la situazione resta ancora molto tesa.