Ecco la zanzara infetta che allerta l’America: 41 morti in Texas
Si parla da anni di febbre del Nilo, accezione popolare per definire il virus del Nilo occidentale, ma mai come quest'anno il contagio è arrivato in proporzione massiccia, più violenta rispetto al passato, raggiungendo il suo picco massimo. Quest'estate l'America è stata colpita da un'invasione senza precedenti di zanzare infette, in particolare tra il Mississipi e il Texas, dov'è stato registrato il maggior numero di decessi. La situazione è passata al setaccio da parte degli esperti della salute pubblica degli Usa, che hanno rilevato uno stato delle cose tutt'altro che ottimista; il numero degli infettati è destinato a salire, se ne contano 1.121 in totale, mentre i decessi sono 41. Le ultime vittime sono a Dallas, la zona più colpita dal virus; proprio nella cittadina texana è stato dichiarato lo stato d'emergenza da parte del sindaco Mike Rawlings che ha informato la cittadinanza sulle misure di sicurezza prese per affrontare il problema.
Per limitare l'infezione sono iniziati processi di disinfestazione aerea, le sostanze insetticide vengono sparse dall'alto in dosi massicce. Vengono utilizzati anche camion e automobili per diffondere disinfettanti nell'aria. Al sindaco Rawling è stato chiesto se le sostanze sono pericolose per la salute dell'uomo, ma a quanto pare sono già state sperimentate in casi analoghi senza destare preoccupazioni per gli esseri umani. Intanto le popolazioni più colpite sono state invitate ad evitare di uscire di casa al tramonto e a utilizzare spry anti-zanzare sulla pelle. "Il picco delle malattie causate dal virus del Nilo occidentale è usualmente a metà agosto ma di solito l'incubazione dura una paio di settimane e quindi ci aspettiamo una nuova impennata dei contagi" hanno fatto sapere i responsabili sanitari. Molto probabilmente l'aumento della diffusione del virus è imputabile all'ondata di calore che ha colpito il sud degli States.