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Eccidio in Etiopia: 102 persone massacrate nella regione occidentale Benishangul-Gumuz

Oltre cento persone sono state trucidate ieri all’alba in un attacco condotto da uomini armati nella regione occidentale di Benishangul-Gumuz, in Etiopia: a renderlo noto la commissione per i diritti umani del paese africano, spiegando che la strage è avvenuta nel villaggio di Bekoji, in una zona in cui convivono diversi gruppi etnici da anni in conflitto tra loro.
A cura di Davide Falcioni
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Più di cento persone sono state trucidate ieri all'alba in un attacco condotto da uomini armati nella regione occidentale di Benishangul-Gumuz, in Etiopia: a renderlo noto la commissione per i diritti umani del paese africano, il secondo più popoloso del "continente nero", spiegando che la strage è avvenuta nel villaggio di Bekoji, in una zona in cui convivono diversi gruppi etnici da anni in conflitto tra loro, nessuno dei quali ha tuttavia per il momento rivendicato il gesto. L'area in cui è stato commesso l'eccidio ospita prevalentemente popolazione del gruppo etnico Gumuz; da alcuni anni uomini d'affari e importanti proprietari terrieri della vicina regione di Amhara hanno cominciato a trasferirvisi, spingendo i Gumuz a denunciare il "furto" di grandi appezzamenti di terre fertili specialmente nella zona di Metekel.

Un testimone: "Ho contato 82 morti in un campo vicino casa"

Intervistato da Reuters Belay Wajera, un agricoltore della zona, ha raccontato di aver contato 82 cadaveri in un campo vicino a casa sua dopo il raid di mercoledì. Lui e la sua famiglia sono stati svegliati dal rumore degli spari e hanno tentato di scappare. Sua moglie e cinque dei suoi figli sono stati però raggiunti e uccisi, mentre lui è stato ferito fortunatamente in modo lieve. Altri quattro suoi figli sono fuggiti e ora sono scomparsi. Un altro residente della città, Hassen Yimama, ha riferito che uomini armati hanno preso d'assalto la zona intorno alle 6 del mattino, spiegando di aver contato almeno 20 corpi. Lui stesso è stato ferito allo stomaco ma è riuscito a sopravvivere.

L'attacco di ieri è avvenuto il giorno dopo che il primo ministro etiope Abiy Ahmed, il capo di stato maggiore militare e altri alti funzionari federali hanno visitato la regione per sollecitare la calma dopo diversi incidenti mortali negli ultimi mesi, come un attacco del 14 novembre in cui uomini armati hanno preso di mira un autobus uccidendo 34 persone.

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