Ebola: morto medico della Sierra Leone ricoverato in America
È morto Martin Salia, 44 anni, medico chirurgo originario della Sierra Leone. È morto, in America, dopo aver contratto il virus Ebola. Salia era chirurgo del Kissy United Methodist Hospital di Freetown, la capitale della Sierra Leone, chiuso dall'11 novembre. Il medico – che era residente negli Stati Uniti ed era tornato nel suo Paese per dare il suo contributo nella lotta all'epidemia – era stato evacuato dalla Sierra Leone su richiesta della moglie che vive nel Maryland. Sabato scorso era giunto al Nebraska Medical Centre di Omaha. “Il dottor Salia era in gravi condizioni quando è giunto in ospedale – ha detto l'equipe del Nebraska Medicale Centre – e purtroppo, nonostante i nostri migliori sforzi, non siamo riusciti a salvarlo”. “È con il cuore molto pesante che condividiamo questa notizia”, ha spiegato Phil Smith, il direttore medico dell’Unità di biocontenimento del Nebraska Medical Centre. I medici avevano tentato di curare Salia col sangue di un sopravvissuto e col trattamento sperimentale ZMapp, ma tutto è stato inutile. Quando è arrivato in Nebraska era già affetto da insufficienza renale e respiratoria.
Ebola, il dottor Martin Salia seconda vittima negli Usa
Il figlio del medico ha spiegato che suo padre aveva deciso di andare nel suo Paese d’origine per fare la sua parte: “Amava il suo popolo, per me è un eroe”. “Siamo molto grati per gli sforzi del team guidato dal dottor Smith – ha detto la moglie di Salia parlando del personale dell’ospedale – Questo era il miglior posto possibile dove cercare di salvare mio marito”. Il medico 44enne è il secondo paziente che muore di Ebola negli Stati Uniti ed è stato il decimo ad essere curato nel Paese. Il primo era stato Eric Thomas Ducan, che si era ammalato in Liberia ed è morto a Dallas il mese scorso. L’epidemia di ebola ha ucciso finora oltre 5.000 persone in Sierra Leone, Guinea e Liberia.