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Ebola, iniziano i test per il vaccino

Mentre il numero delle vittime sale a 3mila, la sperimentazione sul vaccino anti Ebola subisce una forte accelerata: già dal prossimo mese di settembre i test potranno essere somministrati ai volontari.
A cura di An. Mar.
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Potrebbero arrivare già a settembre i test sul vaccino contro il virus Ebola. Lo annuncia l'associazione britannica Wellcome Trust, che ha investito 3,5 milioni di euro per finanziare i programmi di ricerca dal colosso farmaceutico GlaxoSmithKline, insieme ai National Institutes of Health americani. Anche l'ente di beneficenza londinese Wellcome Trust, ha finanziato i test con 2,8 milioni (3,5 milioni di euro) di sterline insieme al Medical Research Council britannico e al Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale del Regno Unito. Il vaccino sperimentale verrà testato su volontari sani in Mali, Gambia e Regno Unito.Si tratta di esperimenti che coinvolgeranno 60 volontari in Inghilterra (a Oxford) e 40 in Africa. Si auspica che i test possano essere terminati alla fine del 2014. Glaxo  si è impegnata a produrre circa 10mila dosi extra che saranno immediatamente disponibili per Organizzazione mondiale della Sanità, nel caso il vaccino dovesse risultare efficace.

Virus Ebola, il piano Oms per bloccare la diffusione

Intanto l'Organizzazione mondiale della Sanità ha messo a punto un programma per arginare la diffusione del virus nei quattro paesi maggiormente interessati dal contagio: Sierra Leone, Guinea, Liberia e Nigeria. Secondo le stime il piano costerà all'Oms circa 370 milioni di euro: cifra che non include però le spese per garantire i servizi assistenziali alle popolazioni colpite. Previsto invece per settembre un programma dell'Onu che prevede l'adozione di misure specifiche su sicurezza alimentare, approvvigionamento di acqua, igiene, istruzione e sanità.

Secondo i dati diffusi dall'Oms, sono 3.069 i casi accertati di Ebola registrati nei quattro paesi dell'Africa occidentale interessati dal contagio del virus, ai quali si è unito recentemente anche il Congo, con tredici casi di un nuovo ceppo del virus. Tuttavia si teme che il numero reale dei casi di febbre emorragica possa aggirarsi intorno ai 20mila.

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