Ebola, in tre giorni 113 nuovi casi. Ci vorranno sei mesi per sconfiggere il virus
Tra il 14 e il 16 agosto 2014 sono stati segnalati 113 nuovi casi di malattia da virus di Ebola (confermati o sospetti) e 84 decessi sono stati segnalati in Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone. Dallo scoppio dell'epidemia nei 4 paesi – riporta l'Organizzazione mondiale della Sanità – il bilancio delle vittime sale a quota 1229 su 2240 casi. Lo ha annunciato oggi l’Organizzazione mondiale della sanità. Nel frattempo in Liberia sarebbero stati ritrovati tutti i 17 pazienti che erano fuggiti dalla quarantena a loro imposta a causa del virus. Il Camerun ha invece chiuso le frontiere con la Nigeria per paura del contagio. E allo stesso modo, anche le autorità sanitarie tunisine stanno adottando importanti misure di prevenzione contro la propagazione dell’Ebola. In Tunisia è stata infatti creata una commissione apposita per la sorveglianza della malattia nel Paese e per monitorarne l’evoluzione nelle nazioni interessate.
Ebola, "la situazione sta peggiorando"
Secondo le previsioni di Medici senza frontiere, diffuse ieri, saranno necessari almeno sei mesi per debellare l'epidemia di Ebola in Africa Occidentale. Il presidente Joanne Liu fa sapere che "la situazione sta peggiorando più velocemente del previsto e il virus si muove più in fretta rispetto alla risposta che possiamo dare". Parlando a Ginevra dopo la sua visita nella zona del contagio, Liu ha sottolineato che anche se l'epicentro originario dell'epidemia è stato la Guinea, ora il focolaio principale si è spostato, in particolare in Liberia. Intanto, l'Europa, che si muove attivamente per proteggersi dal virus, può tirare un sospiro di sollievo visto che si è rivelato negativo quello che poteva diventare il primo ufficiale caso europeo di Ebola. La donna britannica di 48 anni trovata morta a Vomp in Austria, dopo un viaggio in Nigeria, è infatti deceduta per altri motivi non legati al virus.