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Ebola, il piano di Obama: 3mila militari in Africa per combattere l’epidemia

L’amministrazione americana pronta ad inviare uomini e mezzi per stabilire centri per la cura della malattia in Liberia.
A cura di Antonio Palma
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Circa 3mila soldati da inviare in Africa Occidentale nell'ambito di un piano di intervento straordinario per combattere l'epidemia di ebola e stroncare definitivamente il virus. È quanto ha stabilito l'amministrazione americana per dare una svolta alla lotta all'ebola che da mesi ormai sta imperversando nel Continente africano. Tra le forze in campo ovviamente anche esperti per la formazione del personale sanitario locale. Il piano sarà annunciato oggi dal presidente statunitense Barack Obama che ha già spiegato nei giorni scorsi di considerare l'epidemia una priorità per la sicurezza nazionale. Nel suo discorso dai Centri per il Controllo per la Prevenzione delle Malattie di Atlanta in Georgia, Obama dovrebbe annunciare anche lo stazionamento di nuovi fondi per la lotta ad Ebola che potrebbero arrivare così a circa 600 milioni di dollari.

Il piano di Obama contro Ebola

Il Piano di Obama nel dettaglio prevede la creazione di un centro di comando a Monrovia, in Liberia, che farà da supervisore a tutte le iniziative militari e faciliterà il coordinamento degli sforzi nell'area, e l'installazione di 17 centri per la cura della malattia in varie zone della Liberia. Ogni centro medico avrà una capacità di 100 posti letto e personale medico statunitense che complessivamente dovrà formare 500 operatori sanitari locali. Intanto gli Usa continuano a sostenere le iniziative già messe in campo come la distribuzione con l'Unicef di kit di protezione destinati a 400mila famiglie più vulnerabili in Liberia. Il Paese infatti resta uno dei più colpiti da Ebola. Secondo l'ultimo bollettino dell'Oms al 7 settembre scorso, i casi di contagio in Sierra Leone, Guinea, Liberia, Nigeria e Senegal hanno raggiunto quota 4390, con 2226 morti.

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