È morto il bambino di 8 anni che era caduto in un pozzo in India
La notizia che purtroppo i soccorritori ormai si aspettavano è arrivata. Non ce l'ha fatta il piccolo Tanmay Sahu, il bambino di 8 anni che era caduto in un pozzo in India quattro giorni fa. Il bambino, raggiunto oggi dai soccorritori, è stato portato in ospedale dove però sarebbe arrivato già morto.
Tanmay Sahu era caduto in un pozzo nello stato indiano centrale del Madhya Pradesh mentre giocava con gli amici martedì sera. L'incidente si era verificato davanti alla sorellina del piccolo, che immediatamente era andata dal papà. E così erano scattati i soccorsi: "Siamo subito accorsi sul posto. Respirava e abbiamo ascoltato la sua voce mentre provavamo a chiamarlo. L'operazione di salvataggio è iniziata alle 18:00 del 6 dicembre", aveva detto il padre.
Fino a questa mattina i soccorritori hanno lavorato senza sosta per scavare un tunnel parallelo e raggiungere il bambino rimasto bloccato.
Ma quando finalmente lo hanno raggiunto il bambino era privo di sensi, secondo quanto ha reso noto un funzionario della polizia locale. "Tutti hanno lottato da quando il ragazzo è caduto nel pozzo", ha aggiunto un funzionario alla Bbc.
Tanmay è stato raggiunto dai soccorritori questa mattina presto intorno alle 05:30 ed è stato portato in ospedale dove i medici lo hanno dichiarato morto. Ora verrà eseguita l'autopsia sul corpo del piccolo.
Nelle ore immediatamente successive all'incidente i soccorritori intervenuti sul posto avevano definito le condizioni del bambino "stabili": Tanmay infatti veniva monitorato tramite una telecamera, mentre si scavava per portarlo di nuovo alla luce. "Ci vuole più tempo di quanto ci aspettassimo perché ci sono pietre. Abbiamo chiamato una macchina demolitrice di notte per romperle", avevano spiegato i soccorritori. Ma poi, col passare delle ore, la situazione si è complicata e solo dopo quattro giorni è stato possibile raggiungere il bambino. Ma, appunto, era ormai troppo tardi.
Incidenti di questo tipo sono purtroppo frequenti in India, dove nelle campagne proliferano i pozzi artesiani. Spesso lasciati scoperti, rappresentano un serio pericolo soprattutto per i bambini.