Non vi dico di dimenticare quello che è accaduto a Parigi. Io vi dico esattamente il contrario, io vi dico di vivere queste ore consapevoli che la più grande vittoria per i terroristi sarebbe schiacciarci, alienarci, intorpidirci dalla paura, renderci muti di fronte al dolore e inumani di fronte alle scelte.
Per questo io vi dico pensate a quello che è successo, ma se pensavate di andare a mangiare una pizza, andate e ordinate condimento doppio.
Non dimenticate quello che è successo, ma se volevate fare una passeggiata mano nella mano, guardare il tramonto, annaffiare i fiori, mettere la tovaglia pulita, indossare un cappello con il risvolto rosa, fare un disegno o pettinare vostra nonna, fatelo.
Invitate a cena quella vicina che vi piaceva tanto, quella con la frangetta bionda tagliata un po' storta, e ordinate un vino buono.
Se siete credenti e volevate andare a Messa, o in Moschea, o pregare come fanno gli ebrei nel giorno del sabato, fatelo.
Se volevate tirare i sassi nell'acqua e contare i rimbalzi, fatelo.
Siate come le rondini, non cambiate il vostro volo. Andate al cinema o guardate un filmino su youporn. Se trovate cinque centesimi in terra, raccoglieteli. Fate quello che fate di solito, ma con un pensiero in più.
Andate a fare la spesa, scaricate della buona musica, fate l'amore con passione, salutate con un sorriso, dite grazie e abbracciate un po' più stretti del solito.
Facciamo tutte quelle cose che un terrorista non farebbe mai, e che seminando il suo terrore vorrebbe impedire anche a noi. E' anche questo un modo per resistere e affermare la civiltà, quella vera.