E da Berlino arrivano le Olimpiadi Hipster
C'è un'altra manifestazione iridata che, nell'attesa che parta quella più attesa di Londra 2012, sta catalizzando l'attenzione della stampa mondiale. Stiamo parlando della terza edizione delle Olimpiadi Hipster di Berlino, la massima esponente di tutte le attività annesse e connesse all'avant-garde degli ultimi 15 anni. Così è accaduto che quello che era iniziato come semplice espressione ironica di un movimento, sia diventato adesso una delle manifestazioni più attese dell'anno dai berlinesi e dai turisti della città. Come funzionano le Olimpiadi Hipster? Basta tanta fantasia e soprattutto un grande entusiasmo visto che, come si legge nel loro manifesto, le competizioni nascono con l'intento di combattere l'omologazione degli stili di vita all'interno dei quartieri di Berlino e, soprattutto, con una grande voglia di non prendersi troppo sul serio.
Le gare. Le competizioni alle quali iscriversi per gareggiare sono le più disparate e le più assurde, dal tiro alla fune, realizzata con i jeans di marca, alla sempreverde corsa nei sacchi di iuta (quest'anno hanno inserito una nuova disciplina: la corsa nelle tracolle!). Poi c'è il lancio degli occhiali da Nerd, perché quest'anno vanno di moda, e la singolare corsa "con le casse di Mate". Chi conosce la Germania sa benissimo che, in particolare a Berlino, si va matti per il Club Mate, bevanda in bottiglia al sapore di Mate, un infuso che in Argentina è un must. Un'altra disciplina ai "confini della normalità" è il Vinyl Spinning Contest dove l'atleta dovrà correre intorno ad un giradischi in funzione, tenendo un dito fermo sul disco: perde chi rallenta più volte la musica. Se anche voi non volete perdervi questa follia, non dovete fare altro che andare nel quartiere di Friedrichschain e godere del grande spettacolo al quale, nella giornata d'apertura dei giochi, hanno assistito oltre 6000 persone da tutto il mondo. Senza spendere un euro per biglietti. Basta un'offerta a piacere per il movimento che ti offrirà anche da bere. Viva gli hipster.