Dugin, l’ideologo di Putin: “In Ucraina ristabiliremo l’ordine e costruiremo l’impero mondiale”
Torna a parlare sui social Aleksandr Dugin, l'ideologo di Vladimir Putin, che ha spiegato così le ragioni dell'invasione dell'Ucraina: "La Russia in Ucraina ristabilirà ordine, giustizia, prosperità e standard di vita decenti. La Russia porta con sé la libertà. La Russia è l'unico stato slavo che è stato capace di diventare un impero mondiale, cioè una potenza assolutamente sovrana. Nessun altro degli slavi – né orientali, né occidentali, né meridionali – ci è mai riuscito. Molti ci hanno provato – i bulgari e i serbi erano a portata di mano. Ma solo i russi sono riusciti a raggiungere la linea finale".
"Non siamo i primi in tutto. E lo ammettiamo umilmente", ma "costruire l'impero mondiale, è nostro compito, sappiamo come farlo. Ecco perché siamo Roma. E quelli che si oppongono a noi – sono Cartagine".
"Ora – proprio in questo momento, nel fuoco, nella polvere e nel sangue – la Terza Roma sta ponendo un limite alla Nuova Cartagine", sottolinea. "Non potremo mai e poi mai abbandonare gli schemi della storia sacra, ripetendola costantemente di era in era.. E di era in era l'oriente russo salva l'Occidente russo dall'Occidente non russo. Perché noi siamo Roma. Perché Roma siamo noi".
Pochi giorni fa, in collegamento a Dritto e Rovescio, programma condotto da Paolo Del Debbio, il filosofo e politologo russo vicino al Cremlino aveva fatto delle sconcertanti dichiarazioni sulle motivazioni che hanno spinto Mosca ad attaccare l'Ucraina: "Questa è una guerra dei valori, dei valori russi contro i valori occidentali moderni e post-moderni. È una guerra spirituale", aveva detto. Dugin ha detto di riconoscere l’esistenza delle comunità gay: "La comunità gay può esistere, ma è il problema è il peccato, la norma, la norma della perversione, questo è un attacco ai nostri valori".
"Zelensky appoggia queste tendenze", e il riferimento è non solo ai valori occidentali ma anche al nazismo. Per questo i russi avrebbero invaso il Donbass, per proteggerlo da attacchi che sarebbero stati programmati dagli ucraini: "Perché l’Occidente appoggia l’Ucraina? Perché Zelensky appoggia i battaglioni nazisti? Per creare un’identità artificiale ultranazionalista nell'Ucraina. L’Ucraina che non era nazione".
Nei giorni scorsi Dugin ha anche rilasciato un'intervista a Il Giornale, in cui ha negato le proteste anti Putin che sono state raccontate dai media: "Vivo nel centro di Mosca. Non c’è nessuno che protesta, a parte piccolissimi gruppi, o singoli individui, e neppure collegati tra loro. La percezione di una protesta interna è frutto della disinformazione dei media occidentali. Si prendono immagini di manifestazioni del passato, in contesti differenti, e si fanno passare per contestazioni".
Anche secondo lo studioso la guerra in corso non è un’invasione, ma "un’operazione militare". Gli obiettivi di Putin sarebbero due: "denazificare" il Paese e "cambiare il regime politico a Kiev per fare ritornare l’Ucraina nella sfera politica, militare e strategica russa. Attenzione: l’operazione militare in corso non è una guerra contro la Nato. Ma una operazione per difendere una zona di interesse vitale per la Russia".