Due tifosi del Liverpool si sono suicidati dopo la finale di Parigi: “Hanno rivissuto Hillsborough”
Stavano guardando la televisione per tifare la loro squadra del cuore, il Liverpool, nella finale di Champions League contro il Real Madrid lo scorso 28 maggio. Non potevano immaginare che quell'evento, oltre a sancire la sconfitta della loro squadra, avrebbe risvegliato i fantasmi di un vecchio incubo, sepolto nella loro memoria per 33 anni: la strage di Hillsborough. La più grande tragedia della storia del calcio inglese.
Vittime di questa storia sono due tifosi inglesi di 52 e 63 anni, la cui identità è rimasta ignota: il primo si è suicidato una settimana dopo la finale, l’altro si è tolto la vita circa due settimane fa. La notizia è arrivata da Peter Scarfe, presidente dell'Hillsborough Survivors Support Alliance (Hssa), il gruppo di supporto psicologico per i sopravvissuti alla strage di Hillsborough.
Secondo Scarfe, i due uomini avrebbero compiuto il gesto estremo perché distrutti mentalmente da quella ferita psicologica riaperta di colpo. I due tifosi sarebbero stati infatti colpiti dalle immagini dei disordini occorsi davanti allo Stade de France prima della partita. Tafferugli che avevano provocato un ritardo di 35 minuti del fischio d'inizio.
I filmati della calca inferocita di tifosi davanti ai tornelli dello stadio, bloccata da un'organizzazione disastrosa delle procedure d'ingresso degli spettatori, avrebbero improvvisamente risvegliato nei due il ricordo traumatico di quanto successo a Sheffield il 15 aprile del 1989: in quell'occasione, 96 tifosi del Liverpool morirono sulle gradinate di un settore dell'Hillsborough Stadium, schiacciati dal serpentone di persone che spingevano da fuori per entrare. Quel giorno i Reds giocavano la finale di FA Cup contro il Nottingham Forest.
"Solo quest'anno abbiamo avuto tre suicidi. Troppi. Il primo è occorso appena prima dell'anniversario della tragedia, perché la vittima non voleva viverne un altro. Gli altri due erano dei ‘retrigger‘ dello Stade de France". Queste le parole rilasciate dal presidente dell'Hssa, riportate in seguito dal Liverpool Echo, lo scorso 26 settembre.
"Retrigger": ecco cosa ha spinto i due tifosi al suicidio
In psicologia per "effetto trigger" (trad. "grilletto") si intende lo scaturire improvviso di emozioni negative legate a eventi vissuti in passato. L'effetto trigger è fortemente ancorato al trattamento di disturbi post traumatici da stress: come ha spiegato a Repubblica la psicoterapeuta Adriana Vallone, altro non è che "uno stimolo, sì apparentemente innocuo per alcuni, che però innesca in alcuni individui una reazione rispetto a un evento del passato, spesso di natura traumatica".
Secondo quanto affermato da Scarfe, in sostanza, i due tifosi non avrebbero retto al vortice di emozioni dolorose generato da quelle immagini, molto simili all'esperienza traumatica vissuta all'Hillsborough Stadium 33 anni prima: code anomale, sovraffollamento, perdita di controllo da parte delle autorità, scontri con la polizia. Allo Stade de France non ci sono state vittime. Ma ciò non sarebbe bastato a evitare il tracollo psicologico dei due supporter. Il che li avrebbe spinti a togliersi la vita.
La strage di Hillsborough: la verità emersa dopo 27 anni di processi
Peter Scarfe ha parlato dei tifosi morti suicidi in occasione di un evento a margine dell'ultima conferenza laburista, lo scorso 26 settembre: in un ristorante del centro di Liverpool si era tenuto un dibattito sulla "legge Hillsborough". Lo stesso presidente della Hssa ha affermato che molti altri tifosi, presenti allo Stade de France lo scorso 28 maggio, hanno dovuto ricorrere a una terapia di gruppo.
Inoltre, circa 1700 fans del Liverpool – come riportato di recente dalla BBC – hanno citato in giudizio la Uefa per le ferite, fisiche e psicologiche, riportate in seguito agli incidenti occorsi dentro e fuori lo stadio di Parigi.
La legge Hillsborough riguarda una proposta legislativa avanzata dal comitato "Hillsborough Law Now", associazione mista di avvocati, attivisti e lavoratori comuni che si battono per la giustizia nei confronti delle vittime delle "disastri pubblici". Il leader del Partito Laburista britannico, Keir Starmer, ha promesso di recente l'inserimento della legge nello statuto del partito, nel caso in cui dovesse essere eletto alla carica di primo ministro.
Le famiglie delle vittime della strage di Hillsborough hanno dovuto infatti combattere una battaglia giuridica lunga 27 anni per ottenere giustizia, sotto lo slogan "Justice for the 96": solo nell'aprile 2016 la giuria di Warrington, a conclusione di un’indagine fortemente voluta dal governo inglese, ha sentenziato che la morte dei tifosi fu causata dalla negligenza della polizia locale , la “South Yorkshire Police".
La sentenza ha scagionato definitivamente gli "hooligans", ritenuti inizialmente i responsabili del disastro dai media britannici, memori della tragedia dell'Heysel di soli quattro anni prima. Sono state incriminate cinque persone, tra cui l’ex comandante della polizia David Duckenfield.
Il 15 aprile 1989 la polizia del South Yorkshire, preoccupata dalla massa di persone davanti all'ingresso ovest, aveva avuto infatti la sciagurata idea di aprire il "Gate C" del Leppings Lane, facendo entrare i tifosi senza un adeguato controllo dei biglietti. Ne scaturì una calca mortale, in cui morirono i 96 tifosi in maglia rossa. Dopo 27 anni di menzogne e depistaggi, le famiglie delle vittime hanno quindi ottenuto giustizia.
Anche allo "Stade de France" di Parigi, lo scorso 28 maggio, molte persone sprovviste di biglietto sono riuscite a eludere i controlli. Questa volta, semplicemente scavalcando delle recinzioni. Come peraltro hanno dimostrato diverse testimonianze dei presenti diffuse quella sera su Twitter.