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Due suore uccise a coltellate dopo una rapina finita male: “Aiutavano tutti”

Aiutavano tutti, soprattutto i più poveri. Le hanno trovate uccise in Mississippi, nella loro casa a Durant, nello stato del Mississipi. Ed ora è caccia all’uomo.
A cura di B. C.
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“Erano le due persone più buone del mondo" dicono oggi i concittadini di Paula Merrill e Margaret Held, le due suore uccise a coltellate nel Mississippi. Le religiose, entrambe di 68 anni, davano assistenza concreta alle famiglie in difficoltà che vivono nelle campagne di Durant. Sarebbero state uccise da qualcuno che ha cercato di rubare nella loro casa e poi è fuggito a bordo della auto delle stesse suore. Entrambe infermiere, prestavano la loro opera al Lexington Medical Clinic. L’allarme è scattato il giorno seguente, quando le sorelle non si sono presentate al lavoro nell'ambulatorio medico. Non vedendole arrivare in ospedale, i collaboratori hanno chiamato la polizia. La drammatica scoperta è stata fatta proprio davanti la casa dove risiedevano.

La polizia ritiene che siano state colpite a morte al termine di una rapina finita drammaticamente nel sangue. Secondo i vicini delle suore, “la zona dove è avvenuto l’omicidio è tranquilla”. Warren Strain, portavoce del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Mississippi, ha detto che la macchina delle vittime è stata trovata abbandonata in una strada appartata a solo un miglio di distanza da dove suor Margherita Held e suor Paula Merrill sono state pugnalate. “Queste sorelle erano amatissime nella comunità, per il loro servizio ai più bisognosi”, ha commentato il Vescovo Joseph Kopacz della Diocesi di Jackson.

"Piangiamo con la gente di Lexington e Durant e preghiamo per le loro comunità e le famiglie”. Le Sorelle delle Carità di Nazareth hanno spiegato che “al momento ci sono pochissime informazioni. Come comunità ci siamo riunite in preghiera. Invitiamo tutti a pregare anche per ringraziare il Signore per le preziose vite al servizio dei poveri delle sorelle Paula e Margaret. Vi chiediamo anche di pregare per le famiglie delle vittime, per le loro comunità religiose, per i colleghi dell’ospedale e per la comunità. Vi chiediamo inoltre di pregare per gli autori di questo crimine”.

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