Due attentati in Iraq, 15 morti (VIDEO)
Doppio attentato in Iraq
15 morti e 19 feriti ad Abu Grahib e Baghdad
Quindici morti e diciotto feriti. E' questo il bilancio di due attentati in Iraq in due diverse zone del paese. Un primo attentato è stato messo a segno ad Abu Grahib, sulla strada che la collega a Falluja. Tre diverse esplosioni hanno provocato la morte di sette persone e il ferimento di altre undici. Gli ordigni sono stati fatti esplodere a ripetizione, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. A rimanere coinvolti nell'attentato sono stati dei lavoratori edili stagionali.
La zona dove sono stati fatti esplodere gli ordigni è infatti frequentata dagli operai in cerca di lavoro che si raccolgono lì in attesa di un'opportunità lavorativa. La dinamica dell'attentato è stata confermata anche dalle autorità irachene che hanno chiaramente fatto riferimento a finalità terroristiche vista la zona densamente popolata attaccata. Le tre esplosioni consecutive ricalcano la tecnica utilizzata proprio ieri nel corso di un altro attentato nel mercato di Bassora dove hanno perso la vita diciassette persone. Anche ieri i primi due ordigni hanno attirato l'attenzione dei soccorritori accorsi sul posto, per poi provocare i danni peggiori in termini di vittime con la terza esplosione.
Oltre alle esplosioni di Abu Grahib, cittadina al centro dell'Iraq, un altro attentato è stato messo in atto nella capitale Baghdad. Quasi contemporaneamente alle tre esplosioni, un'altra ha colpito il centro della capitale. Vittime del secondo attentato di giornata sono state otto persone mentre altre diciannove sono rimaste feriti. L'ordigno è esploso in una zona dove sono soliti sostare venditori ambulanti con un consueto via vai di persone. Anche in questo caso le autorità hanno confermato la dinamica dell'attentato facendo riferimento a fonti ospedaliere.
Sembra essere conclusa la tregua che per un paio di mesi aveva fatto respirare le strade irachene. Fino all'attentato di ieri gli ultimi due attentati risalivano alla scorsa estate. Uno datato fine giugno, un altro inizio luglio, da allora la situazione sembrava essersi calmata visto che non si erano più verificati attacchi a distanza così ravvicinata. Questo week end sembra aver invertito nettamente la tendenza facendo ripiombare l'Iraq nel terrore.
