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Dramma incendi in Australia, almeno 18 vittime: paesi distrutti e migliaia di persone in fuga

È salito a 18 infatti il numero di morti accertati fino a questo momento per l’ondata di incendi che sta devastando il sud dell’Australia. Purtroppo all’appello mancano ancora diverse persone mentre molte altre sono bloccate lungo le coste dove nelle prossime interverranno navi della marina ed elicotteri militari.
A cura di Antonio Palma
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È drammatico e si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime dell'ondata di incendi che sta devastando il sud dell'Australia. È salito a 18 infatti il numero di morti accertati fino a questo momento dalle autorità locali ma purtroppo all'appello mancano ancora diverse persone mentre molte altre sono in fuga e al momento non è neanche possibile fare un bilancio certo di chi si è salvato e di chi invece è stato inghiottito dalle fiamme e dai roghi che hanno distrutto ettari ed ettari di terreno e centinaia di abitazioni. Il tragico conto dei morti è cresciuto con l'arrivo dei pompieri nei centri abitati che erano stati tagliati fuori dalle fiamme. I vigili del fuoco infatti hanno trovato diversi corpi carbonizzati  Gli stati più colpiti sono quelli del Nuovo Galles del Sud e di Victoria dove sono circa duecento le abitazioni completamente distrutte. Alcuni  centri non esistono più e davanti ai soccorsi arrivati sul posto si sono presentate scene apocalittiche. In tutto son oltre 1400 le case che sono state distrutte da quando sono iniziati gli incendi in Australia, durante un'estate australe segnata da temperature particolarmente alte e siccità cronica.

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Ora l'attenzione però è sul recupero dei superstiti. Mentre i servizi di emergenza,  con in testa i pompieri, stanno cercando in tutti i modi di arginare le fiamme, infatti, sono migliaia le persone che si sono date a una fuga precipitosa verso le coste rimanendo bloccate lungo le spiagge dei due stati australiani. Tra di loro ci sono anche diversi turisti. Per questo nelle prossime ore innerveranno anche le forze  armate con lo schieramento di militari, navi da guerra ed elicotteri da trasporto truppe che faranno la spola tra le coste e  i mare per portare in salvo i fuggitivi.

Resta da affrontare anche l'emergenza degli sfollati con centinaia di persone che hanno fatto file per ore nei giorni scorsi  per ottenere cibo e generi di prima necessità dopo aver perso tutto negli incendi. Oltre alle case distrutte ci sono 50mila abitazioni  senza energia elettrica e i residenti non hanno servizi telefonici e benzina per spostarsi. Purtroppo la situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente a causa del condizioni meteo. I pompieri infatti si stanno preparando a condizioni ancora più difficili nei prossimi giorni, quando sono attese temperature torride e forti venti nelle zone già devastate dagli incendi .

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